La seconda definizione che ritroviamo nel paragrafo 3 della nuova ISO 9001:2015 è: "parte interessata" (interested party) che viene definita come la persona o l'organizzazione che può avere un effetto su una decisione o un'attività di un'organizzazione oppure che può subire una decisione o un'attività della medesima o pensare di esserne in qualche modo colpita.
Sono esempi classici di "interest party" i clienti, i fornitori, i proprietari dell'organizzazione, i suoi lavoratori, le banche che si relazionano con essa, i sindacati, i partner commerciali, i concorrenti, i soci, utilizzatori finali, distributori, rivenditori, ecc.
La parte interessata, dunque, ha una parte diretta nel successo di un'organizzazione o nel suo insuccesso oppure può subire ciò che l'organizzazione fa.
Questa relazione può essere diretta (lavoratori, proprietari, fornitori, ecc.) oppure indiretta quando, ad esempio, la parte interessata si preoccupa relativamente alla performance dell'organizzazione pur non interagendo direttamente con lei (ad esempio perché il suo fallimento potrebbe ripercuotersi sulle persone che abitano il territorio).
Oggi si preferisce il termine "interested parties" a "stakeholders" (termine ammesso per indicare lo stesso concetto) e all'interno della ISO 9001:2015 lo ritroviamo spesso accompagnato dall'aggettivo "relevant" (rilevante) per sottolineare come le organizzazioni debbano avere criteri chiari per definire chi siano davvero le parti interessate più rilevanti per il proprio sistema di gestione (in questo caso della Qualità).
Il concetto di "interested parties" fu introdotto per la prima volta nella ISO 9004:2000. Nella versione precedente, quella del 1994, le parti interessate erano rappresentate solamente dai clienti. A partire dalla famosa "vision", l'attenzione si spostò anche su tutte le altre parti portatrici di interessi.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Sono esempi classici di "interest party" i clienti, i fornitori, i proprietari dell'organizzazione, i suoi lavoratori, le banche che si relazionano con essa, i sindacati, i partner commerciali, i concorrenti, i soci, utilizzatori finali, distributori, rivenditori, ecc.
La parte interessata, dunque, ha una parte diretta nel successo di un'organizzazione o nel suo insuccesso oppure può subire ciò che l'organizzazione fa.
Questa relazione può essere diretta (lavoratori, proprietari, fornitori, ecc.) oppure indiretta quando, ad esempio, la parte interessata si preoccupa relativamente alla performance dell'organizzazione pur non interagendo direttamente con lei (ad esempio perché il suo fallimento potrebbe ripercuotersi sulle persone che abitano il territorio).
Oggi si preferisce il termine "interested parties" a "stakeholders" (termine ammesso per indicare lo stesso concetto) e all'interno della ISO 9001:2015 lo ritroviamo spesso accompagnato dall'aggettivo "relevant" (rilevante) per sottolineare come le organizzazioni debbano avere criteri chiari per definire chi siano davvero le parti interessate più rilevanti per il proprio sistema di gestione (in questo caso della Qualità).
Il concetto di "interested parties" fu introdotto per la prima volta nella ISO 9004:2000. Nella versione precedente, quella del 1994, le parti interessate erano rappresentate solamente dai clienti. A partire dalla famosa "vision", l'attenzione si spostò anche su tutte le altre parti portatrici di interessi.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Nessun commento:
Posta un commento