venerdì 30 marzo 2018

(Fonte: "La Stampa")

Entro il prossimo decennio, il mito di un lavoro a tempo pieno in un ufficio  tradizionale  e  il  posto
fisso sarà dimenticato. Il fenomeno sarà sempre più evidente da oggi al 2025 quando i  millennial  rappresenteranno oltre il 50% della forza lavoro in Italia e negli altri paesi e la cultura aziendale sarà modulata intorno a flessibilità e a collaborazione, con una grande attenzione ai dati. 


L’Italia non è pronta 

Le aziende italiane non sono pronte, come rileva uno studio  della  società  di  ricerche Pac (Cxp Group), in collaborazione  con  Fujitsu,  che  ha intervistato  1.278  responsabili decisionali di alto profilo a livello internazionale, e si troveranno  dentro  un  ambiente cambiato, sapendo che le loro
attuali strategie sull’ambiente di  lavoro  non  sono  adeguate.
La grande maggioranza infatti lo ammette.
 

Il freno informatico
Uno  dei  risultati  più  interessanti e paradossali dello studio è che la sicurezza informatica agisce più come un freno a mano  che  come  un  facilitatore della  produttività:  più  della metà  dei  partecipanti  italiani (53%) afferma addirittura che la sicurezza informatica ha un impatto  negativo,  un  livello preoccupante.  Tre  saranno  i parametri  del  cambiamento. Più della metà della forza lavoro nelle principali economie lavorerà  in  modalità  freelance entro il 2025, con uno spostamento  massiccio  che  interesserà servizi professionali, trasporti  e  vendita  al  dettaglio. Anche i lavoratori legati a una singola  azienda  cambieranno radicalmente il modo in cui interagiscono con il loro datore di lavoro. Entro il 2025, più di un  terzo  delle  organizzazioni avrà  più  del  50%  del  proprio
personale che lavorerà da remoto. L’orario di lavoro non sarà più vincolato dalle nove alle diciotto, ma sarà più flessibile e i dipendenti cercheranno di ottenere un migliore equilibrio tra  lavoro  e  vita  privata  nel corso  della  giornata.  L’ufficio si  trasformerà  per  migliorare benessere e salute di chi vi lavora. L’ambiente fisico del posto di lavoro del 2025 sarà irriconoscibile rispetto a oggi.
 

Meno uffici
Con  i  freelance  e  i  mobile worker  le  aziende  ridurranno drasticamente  gli  spazi  degli uffici rispetto al livello attuale.
Alcune  organizzazioni  ridurranno il loro patrimonio immobiliare fino al 50% e incoraggeranno  i  dipendenti  a  lavorare all’esterno,  utilizzando  hub  di collaborazione  o  spazi  di  coworking gestiti da aziende terze. Nel 2025, le organizzazioni guarderanno  al  di  là  del  concetto di Employee experience e  adotteranno  un  approccio più  olistico  nella  valutazione delle  prestazioni  e  dell’impegno  dei  dipendenti.  Questo passaggio  richiederà  nuovi strumenti per valutare la soddisfazione complessiva dei lavoratori ed un uso diffuso dell’employee Net Promoter Score  (eNPS)  dei  dipendenti.  Richiederà anche una collaborazione  molto  più  stretta  tra  le diverse  funzioni  dell’organizzazione.
Man mano che ci avviciniamo al 2025, la tecnologia sarà solo una parte della soluzione.
La  futura  strategia  sull’ambiente  di  lavoro  dovrà  invece essere sostenuta da più iniziative congiunte tra le parti interessate  quali  risorse  umane, gestione  delle  strutture  e  IT, per adottare un approccio più integrato tra le prestazioni dei dipendenti,  il  loro  benessere, la tecnologia e l’ambiente psicologico del lavoro.


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