A partire da oggi e per tre giorni vi proporremo un giochino sulla comprensione del ruolo manageriale in Italia, in Germania e in Gran Bretagna.
Ogni giorno scriveremo una raccolta di considerazioni di middle manager appartenenti a tre contesti culturali e geografici diversi, tratte da una ricerca di qualche anno fa.
A voi il compito di stabilire se il gruppo di oggi sarà quello dei manager italiani, tedeschi o inglesi e così quello dei prossimi due giorni.
Lunedì la soluzione!
"Io non sono un manager" (direttore progettazione)
"Quando c'è necessità lavoro anch'io sulla macchina" (responsabile lavorazione meccanica)
"C'è stato per un periodo un capo officina senza esperienza di produzione: lo fregavano in continuazione anche se faceva il controllore. Il rispetto degli altri lo conquisti facendo giuste previsioni tecniche" (responsabile produzione)
"Per essere un buon capo bisogna sapersi far rispettare tecnicamente. Gridare non serve. Ci vuole amicizia e stima reciproca. Bisogna saper dimostrare di essere all'altezza" (direttore progettazione)
"Non c'è il riconoscimento della persona giovane da chi ha una certa età. Non c'è neanche il riconoscimento della laurea. C'è solo il riconoscimento dei risultati" (progettista)
"Si potrebbe delegare tutto, ma siamo in pochi e quindi mi capita di dover spostare pezzi in officina, battere ordini, a seconda dell'urgenza" (responsabile produzione)
"Si viene sopraffatti se non si hanno esperienze da contrapporre" (responsabile progettazione)
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giovedì 25 marzo 2010
La percezione del ruolo manageriale
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