Sull'ultimo numero di "Management" (la versione francese) ho letto un articolo interessante che spiegava come trasformare i propri collaboratori in veri e propri testimonial dell'organizzazione per cui lavorano.
Provo a riassumervi i concetti principali.
Ogni dipendente riflette l'immagine dell'azienda per cui lavora perché, che si trovi in un ambito professionale o in un ambito personale tenderà a parlare delle proprie condizioni di lavoro, del responsabile, delle strategie aziendali o dei prodotti/servizi commercializzati.
Il primo passo da compiere, dunque, è quello di scoprire quale immagine abbiano i dipendenti dell'azienda per cui lavorano. Basterà fare una dozzina di domande ben formulate che ricalchino questi esempi:
"le mie opinioni vengono prese in considerazione all'interno dell'azienda?"
"ho tutti gli strumenti necessari per fare al meglio il mio lavoro?"
Trovate due esempi di questionario soddisfazione cliente interno nella sezione documenti di QualitiAmo.
Potete anche fare interviste personalizzate alle persone che ritenete più motivate e più portate a ricoprire il ruolo di ambasciatori dell'immagine aziendale.
Un'altra cosa da fare, quando il quadro della motivazione interna sarà ben chiaro, è quello di provare a sviluppare un sentimento di appartenenza perché l'unico modo che abbiamo per far parlare bene i dipendenti dell'azienda per la quale lavorano è che essi ne condividano i valori e stimino i loro capi.
Per agire in questo senso potreste, ad esempio, costruire dei momenti ad hoc di condivisione come viaggi collettivi (ad esempio per visitare una fiera) o incontri extralavorativi o, ancora, coinvolgere i lavoratori in progetti umanitari che possano renderli orgogliosi di ciò che hanno fatto tutti insieme.
E' ovvio, però, che queste iniziative avranno successo solo negli ambienti giusti quindi saranno da evitare se il clima non è dei migliori.
Domani vedremo altri suggerimenti che ci insegneranno a coinvolgere i collaboratori, trasformandoli in casse di risonanza per l'immagine aziendale.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
Provo a riassumervi i concetti principali.
Ogni dipendente riflette l'immagine dell'azienda per cui lavora perché, che si trovi in un ambito professionale o in un ambito personale tenderà a parlare delle proprie condizioni di lavoro, del responsabile, delle strategie aziendali o dei prodotti/servizi commercializzati.
Il primo passo da compiere, dunque, è quello di scoprire quale immagine abbiano i dipendenti dell'azienda per cui lavorano. Basterà fare una dozzina di domande ben formulate che ricalchino questi esempi:
"le mie opinioni vengono prese in considerazione all'interno dell'azienda?"
"ho tutti gli strumenti necessari per fare al meglio il mio lavoro?"
Trovate due esempi di questionario soddisfazione cliente interno nella sezione documenti di QualitiAmo.
Potete anche fare interviste personalizzate alle persone che ritenete più motivate e più portate a ricoprire il ruolo di ambasciatori dell'immagine aziendale.
Un'altra cosa da fare, quando il quadro della motivazione interna sarà ben chiaro, è quello di provare a sviluppare un sentimento di appartenenza perché l'unico modo che abbiamo per far parlare bene i dipendenti dell'azienda per la quale lavorano è che essi ne condividano i valori e stimino i loro capi.
Per agire in questo senso potreste, ad esempio, costruire dei momenti ad hoc di condivisione come viaggi collettivi (ad esempio per visitare una fiera) o incontri extralavorativi o, ancora, coinvolgere i lavoratori in progetti umanitari che possano renderli orgogliosi di ciò che hanno fatto tutti insieme.
E' ovvio, però, che queste iniziative avranno successo solo negli ambienti giusti quindi saranno da evitare se il clima non è dei migliori.
Domani vedremo altri suggerimenti che ci insegneranno a coinvolgere i collaboratori, trasformandoli in casse di risonanza per l'immagine aziendale.
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