Riallacciamo il discorso iniziato ieri che verte sul coinvolgimento dei collaboratori teso a trasformarli in veri e propri testimonial dell'organizzazione per cui lavorano.
Anche migliorare la conoscenza della società e dei prodotti o servizi che vende può servire a trasformare i lavoratori in testimonial dell'azienda.
Durante le riunioni, prendete l'abitudine di dedicare qualche minuto all'attualità dell'organizzazione: i numeri relativi alle vendite (se sono positivi), i progetti di sviluppo, i nuovi prodotti che hanno ottenuto un buon riscontro da parte dei clienti, ecc.
Il vantaggio raggiunto in questo caso sarà che i lavoratori si sentiranno più informati e, quindi, maggiormente coinvolti nella vita aziendale e avranno voglia di reclamizzare il nuovo prodotto.
Un'altra ottima idea per chi produce oggetti di interesse generale, è quella di dotare i dipendenti di campioni dei nuovi prodotti, sperando che abbiano voglia di regalarli ad amici e parenti, facendo così pubblicità al marchio.
In ultimo, ricordiamoci che il ruolo di ambasciatori non è da affidare solo ai commerciali o agli addetti alle relazioni pubbliche ma può essere affidato tranquillamente a qualunque collaboratore che - a tale scopo - potrà essere spinto a partecipare a un colloquio di lavoro, a una fiera di settore, ad iscriversi ad un'associazione professionale, ecc.
Cosa ne pensate? La vostra azienda adotta qualcuna di queste strategie? Secondo voi i vostri colleghi parlano bene o male della vostra organizzazione?
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
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