Definire i livelli minimi e massimi di giacenza in magazzino per determinati prodotti è una vera e propria azione preventiva che spesso si trascura di formalizzare come tale.
Non la si inquadra come azione preventiva perché viene vista come facente parte del processo di pianificazione e, come tale, la si fa rientrare tra i compiti di routine del responsabile del Magazzino, del responsabile della Produzione o del responsabile Acquisti.
Anche il fatto che, una volta impostati i livelli minimi e massimi di stock, il sistema MRP si regolamenti da solo nell'avviare nuovi ordini di produzione o di acquisto con un intervento umano ridotto al minimo non aiuta certamente a far percepire tutto questo come un'azione preventiva.
Questa azione preventiva, però, è estremamente utile perché:
Non la si inquadra come azione preventiva perché viene vista come facente parte del processo di pianificazione e, come tale, la si fa rientrare tra i compiti di routine del responsabile del Magazzino, del responsabile della Produzione o del responsabile Acquisti.
Anche il fatto che, una volta impostati i livelli minimi e massimi di stock, il sistema MRP si regolamenti da solo nell'avviare nuovi ordini di produzione o di acquisto con un intervento umano ridotto al minimo non aiuta certamente a far percepire tutto questo come un'azione preventiva.
Questa azione preventiva, però, è estremamente utile perché:
- evita rotture di stock
- previene eventuali ritardi nella consegna della merce
- riduce il capitale immobilizzato nei magazzini
- fa in modo che il materiale soggetto ad obsolescenza non venga approvvigionato in grandi quantità
- evita problemi nella pianificazione della produzione
- riduce l'utilizzo inefficiente degli spazi adibiti a magazzino
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