Chiudiamo l'articolo del Sole con un ultimo schema riassuntivo di domande e risposte sul tema della certificazione.
(Fonte: "Il Sole 24 Ore")
Cos’è la certificazione?
La certificazione è la valutazione delle conformità di un prodotto, un’organizzazione, un servizio o
una persona, a determinate specifiche (norme) tecniche messe a punto dall’Uni, l’ente italiano di normazione. L’Uni è infatti l’organizzazione riconosciuta da Ue e Stato italiano per elaborare e
pubblicare le norme tecniche, definite in base al consenso delle parti interessate (industrie, imprese,
professionisti, Pa, mondo accademico, consumatori, ecc.) in regime di volontarietà.
Per i professionisti in cosa consiste la certificazione?
Bisogna distinguere tra i professionisti organizzati in ordini e collegi (ingegneri, geometri, periti industriali, medici, giornalisti, avvocati, commercialisti, etc.) ed i professionisti cui si applica la
legge 4/2013. Nel primo ambito l’abilitazione all’esercizio della professione è regolamentata in
forma cogente e la certificazione è del tutto volontaria. Nel secondo ambito la certificazione -sempre
volontaria - consiste nella conformità a norme Uni.
Che differenza c’è fra la certificazione del professionista e quella dello studio professionale?
La certificazione del professionista si basa su una valutazione delle competenze, abilità e conoscenze della persona mentre la certificazione di uno studio professionale considera aspetti di efficacia ed
efficienza gestionale, per esempio valutando i sistemi di gestione (qualità, ambiente, sicurezza, anticorruzione) dell’organizzazione .
Esistono norme Uni sulla certificazione di studi professionali e professionisti?
Lo standard internazionale Uni En Iso 9001 (aggiornato nel 2015) riguarda un sistema di gestione che può essere applicato anche agli studi professionali. Per le professioni non ordinistiche sono state
predisposte oltre 40 norme Uni.
Cosa sono le prassi di riferimento?
Le prassi di riferimento elaborate da Uni sono uno strumento tecnico di trasferimento di buone
pratiche innovative, già sperimentate sul mercato, affinché le positive esperienze settoriali e/o locali possano essere messe a disposizione di tutti i soggetti interessati al fine di far crescere la conoscenza
condivisa e raggiungere il futuro stato dell’arte, rappresentato dalle norme Uni. Le prassi permettono di certificarsi ed entro massimo cinque anni devono essere trasformate in norme tecniche
Chi rilascia la certificazione?
La certificazione di qualità attesta la conformità a norme tecniche o prassi di riferimento Uni ed è
svolta da organismi di certificazione verificati dall’ente di accreditamento (Accredia). È
un’attività distinta da quella di Uni il cui compito è definire le specifiche tecniche univoche per
la qualificazione di prodotti, servizi, organizzazioni e persone .
Quali sono i costi e i vantaggi della certificazione?
La certificazione delle competenze ha costi molto più bassi (in un rapporto di uno a dieci) di quelli necessari per certificare uno studio professionale che richiede un iter più lungo (diversi mesi) e
complesso. I vantaggi sono di carattere competitivo: distingue qualitativamente sul mercato e
migliora organizzazione e gestione dei rischi.
(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)
(Fonte: "Il Sole 24 Ore")
Cos’è la certificazione?
La certificazione è la valutazione delle conformità di un prodotto, un’organizzazione, un servizio o
una persona, a determinate specifiche (norme) tecniche messe a punto dall’Uni, l’ente italiano di normazione. L’Uni è infatti l’organizzazione riconosciuta da Ue e Stato italiano per elaborare e
pubblicare le norme tecniche, definite in base al consenso delle parti interessate (industrie, imprese,
professionisti, Pa, mondo accademico, consumatori, ecc.) in regime di volontarietà.
Per i professionisti in cosa consiste la certificazione?
Bisogna distinguere tra i professionisti organizzati in ordini e collegi (ingegneri, geometri, periti industriali, medici, giornalisti, avvocati, commercialisti, etc.) ed i professionisti cui si applica la
legge 4/2013. Nel primo ambito l’abilitazione all’esercizio della professione è regolamentata in
forma cogente e la certificazione è del tutto volontaria. Nel secondo ambito la certificazione -sempre
volontaria - consiste nella conformità a norme Uni.
Che differenza c’è fra la certificazione del professionista e quella dello studio professionale?
La certificazione del professionista si basa su una valutazione delle competenze, abilità e conoscenze della persona mentre la certificazione di uno studio professionale considera aspetti di efficacia ed
efficienza gestionale, per esempio valutando i sistemi di gestione (qualità, ambiente, sicurezza, anticorruzione) dell’organizzazione .
Esistono norme Uni sulla certificazione di studi professionali e professionisti?
Lo standard internazionale Uni En Iso 9001 (aggiornato nel 2015) riguarda un sistema di gestione che può essere applicato anche agli studi professionali. Per le professioni non ordinistiche sono state
predisposte oltre 40 norme Uni.
Cosa sono le prassi di riferimento?
Le prassi di riferimento elaborate da Uni sono uno strumento tecnico di trasferimento di buone
pratiche innovative, già sperimentate sul mercato, affinché le positive esperienze settoriali e/o locali possano essere messe a disposizione di tutti i soggetti interessati al fine di far crescere la conoscenza
condivisa e raggiungere il futuro stato dell’arte, rappresentato dalle norme Uni. Le prassi permettono di certificarsi ed entro massimo cinque anni devono essere trasformate in norme tecniche
Chi rilascia la certificazione?
La certificazione di qualità attesta la conformità a norme tecniche o prassi di riferimento Uni ed è
svolta da organismi di certificazione verificati dall’ente di accreditamento (Accredia). È
un’attività distinta da quella di Uni il cui compito è definire le specifiche tecniche univoche per
la qualificazione di prodotti, servizi, organizzazioni e persone .
Quali sono i costi e i vantaggi della certificazione?
La certificazione delle competenze ha costi molto più bassi (in un rapporto di uno a dieci) di quelli necessari per certificare uno studio professionale che richiede un iter più lungo (diversi mesi) e
complesso. I vantaggi sono di carattere competitivo: distingue qualitativamente sul mercato e
migliora organizzazione e gestione dei rischi.
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