Preparatevi al meglio al colloquio di lavoro
Fate una lista dei punti forti per la posizione alla quale aspirate. Quali qualifiche, competenze, esperienza, conoscenza di fondo e tratti della personalità possedete che potrebbero essere adatti a questo particolare lavoro? Scrivetele e cercate di inserirli nelle risposte che darete.
Mettendovi nei panni del cacciatore di teste, cercate poi di individuare quali domande fareste per trovare la persona più adatta a svolgere quel lavoro. A questo punto, sviluppate due liste di domande e risposte: la prima sarà generica e adatta a qualunque colloquio di lavoro mentre la seconda, sviluppata leggendo attentamente l’annuncio, si baserà sulle possibili domande per una posizione specifica.
Fate una lista dei punti forti per la posizione alla quale aspirate. Quali qualifiche, competenze, esperienza, conoscenza di fondo e tratti della personalità possedete che potrebbero essere adatti a questo particolare lavoro? Scrivetele e cercate di inserirli nelle risposte che darete.
Mettendovi nei panni del cacciatore di teste, cercate poi di individuare quali domande fareste per trovare la persona più adatta a svolgere quel lavoro. A questo punto, sviluppate due liste di domande e risposte: la prima sarà generica e adatta a qualunque colloquio di lavoro mentre la seconda, sviluppata leggendo attentamente l’annuncio, si baserà sulle possibili domande per una posizione specifica.
Ad esempio, se l'annuncio dice che si cerca qualcuno con "forti competenze di customer service", assicuratevi di includere in almeno una risposta la frase "innata capacità di servizio al cliente".
Ricordate che durante un colloquio dovete “vendervi” e che il modo migliore per vendere qualcosa è creare un racconto che supporti il prodotto in vendita (voi).
Per quanto possibile, dunque, rispondete alle domande del cacciatore di teste con un breve racconto che dia esempi specifici delle vostre esperienze.
Per farvi capire quanto il racconto sia importante, immaginate due persone ad un colloquio di lavoro per un posto di toelettatore di cani. "Ha mai affrontato cani aggressivi?", chiede l’esaminatore. "Sì, circa un cane ogni 10 ha tendenze aggressive", risponde Corrado.
Luca, invece, risponde così: "Oh, sì, molto spesso. Ricordo di una situazione in cui un cliente ha portato in negozio il suo pitbull, Attila. Ha iniziato a ringhiare e mi ha subito fatto capire che non aveva nessuna intenzione di farmi avvicinare. Penso che mi avrebbe strappato un braccio se con lui non avessi usato la mia autorità".
Voi a chi dareste il posto?
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