Continuiamo le nostre riflessioni sulla qualità del management, riportando un altro brano tratto dal bel libro di Federico Rampini "Le dieci cose che non saranno più le stesse".
"Recentemente negli USA si è consumata una profonda rottura tra l'America e l'élite al comando delle sue grandi aziende. Un divorzio di culture, di sensibilità, di valori. Lo scollamento ha raggiunto livelli insostenibili, minaccia la legittimità dei cetri dirigenti, costringe il sistema delle imprese a una rivoluzione interna.
Siamo a una svolta, i manager che non lo capiscono andranno incontro a brutte sorprese, le imprese che non si decidono a cambiare strada corrono rischi seri.
Il crollo dei miti fa particolarmente impressione negli Stati Uniti, dove l'esaltazione del capo-azienda-Superman era entrata a far parte della cultura nazionalpopolare. Dal prestigio all'infamia la caduta è rovinosa.
"Molti dei massimi dirigenti aziendali", scrive Michael Hiltzik in un editoriale sul Los Angeles Times, "non hanno mai aggiunto valore alla nostra economia. Si sono limitati a spostare denaro in modo innovativo, astuto e, fondamentalmente, distruttivo. I top manager sono stati strapagati sia che avessero successo sia che fossero degli incapaci. Un cambiamento epocale sta avvenendo nella società americana. Per decenni avevamo ammirato questa élite, li abbiamo considerati come una razza di vincitori che si erano guadagnati il loro posto attraverso il talento e il duro lavoro, nella competizione economica darwiniana. Questa visione è stata spazzata via, sostituita dall'amarezza e dal disprezzo verso i superprivilegiati del management".
Cosa ne pensate?
(Leggi tutte le riflessioni dello Staff di QualitiAmo sul forum di QualitiAmo - La Qualità gratis sul web)
giovedì 24 settembre 2009
Qualità del management: il segreto è aggiungere valore
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