Per condurre al meglio una verifica ispettiva e partire con il piede giusto, conviene sempre rompere il ghiaccio formulando domande aperte che non prevedono risposte giuste o sbagliate e permettono alla persona oggetto della verifica di fornire informazioni con il livello di approfondimento a lei più congeniale.
Questo atteggiamento dell'auditor gli permetterà di ricavare moltissime informazioni e farà rilassare il suo interlocutore.
Risposte più mirate, chiuse, che prevedono una risposta secca potranno essere utilizzate più avanti nell'audit, per raffinare le informazioni raccolte.
Partite, dunque, con una domanda quale: "Puoi accompagnarmi lungo questo processo e spiegarmi bene come funziona?" per proseguire, poi, con una come questa: "Non ti ho sentito nominare l'attività XXX. Puoi spiegarmi meglio come funziona?"
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lunedì 14 settembre 2009
Audit: partite con domande generali a risposta aperta
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