Qualità, certificazione, ISO 9001

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TrovoLavoro: Reggio Emilia
Addetto al Controllo Qualità in accettazione (30/09/2008 - 15.21)

TrovoLavoro: Toscana
Ispettore Controllo Qualità fornitori (30/09/2008 - 15.06)

lavoro.org: Senago (MI)
Addetto Controllo Qualità materiale in ingresso (30/09/2008 - 14.54)

Obiettivo Lavoro: Cadorago (CO)
Responsabile Controllo Qualità (30/09/2008 - 13.34)

JobonLine: Modena
10 Addetti al Controllo Qualità (30/09/2008 - 13.31)

JobonLine: Lombardia
Addetto Controllo Qualità (30/09/2008 - 11.44)

miojob: vicinanze Bassano del Grappa (VI)
Quality Control manager (30/09/2008 - 10.54)

CareerJet: Casarile (MI)
Addetto Controllo Qualità (30/09/2008 - 10.38)

CareerJet: Torino
Stagista in Gestione Qualità software (30/09/2008 - 10.29)

CareerJet: Rivoli (TO)
Addetto Qualità ISO 9001 (30/09/2008 - 09.21)

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Nel 1915 nacque Kaoru Ishikawa uno dei grandi guru della qualità.

Per lui la qualità veniva prima del profitto perché, a suo giudizio, ponendo l'accento sulla qualità anche i profitti a lungo termine aumentano.

Divenne famoso per il concetto, oggi più che mai di attualità, che il management deve rispettare l'uomo.

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Tutti noi viviamo in una società complicata e veloce nella quale ci sembra lecito attenderci di ricevere prodotti e servizi il più rapidamente possibile (spesso, come si dice, per "ieri"), ad un buon prezzo e di grande qualità.

Se vivessimo in un mondo perfetto prodotti e servizi verrebbero offerti al cliente in tempo quasi reale e con pochissima spesa, li soddisferebbero in pieno e sarebbero semplici da mantenere o modificare.

C'è un solo problema: questa non è la realtà.

La realtà è che viviamo in un mondo “usa-e-getta” dove i prodotti spesso vengono messi insieme velocemente, sperando che tutto resti insieme almeno fino a quando il cliente non inizierà ad utilizzarlo e dove la qualità, spesso, è l'ultimo dei pensieri di chi produce.

Molti, infatti, credono che tendere alla perfezione sia inutile e dispendioso e così preferiscono cambiare il loro prodotto tutte le volte che è necessario piuttosto che effettuare una buona pianificazione a monte.

Migliorare la velocità dei nostri processi, del resto, è abbastanza facile ma non basta per rimanere a lungo sul mercato quando manca la qualità.

Se vivessimo in un mondo perfetto utilizzeremmo tutti un approccio standardizzato per definire i requisiti del cliente in modo da permettere a chiunque di esaminarli in maniera standard.
Spesso, però, il nostro apporccio all'esame dei requisiti cambia ogni volta che cambia un progetto rendendo molto difficile validarli.

Se vivessimo in un mondo perfetto tutti gli operatori che fanno lo stesso tipo di lavoro lo affronterebbero in una maniera molto simile, seguendo regole codificate dall'organizzazione.
La realtà invece è che, spesso, ognuno agisce in maniera completamente differente dall'altro, rendendo molto difficile mettere le mani nel lavoro che ha fatto un collega.

Quello che appare come "naturale" ad una persona può non esserlo per un'altra, ecco perché ci serve un codice, un metodo comune che ci permetta di parlare tutti la stessa lingua e di capirci.

La Qualità, come abbiamo visto tante volte, non può risiedere solo nell'ispezione finale del prodotto e i cosiddetti "costi della Qualità" sono nulla se paragonati ai disastri provocati dalla mancanza di un metodo.

Non viviamo in un mondo perfetto ma abbiamo lo strumento che ci permette comunque di lavorare al meglio: impariamo a non temerlo!

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CareerJet: Napoli
Responsabile procedure Qualità (29/09/2008 - 15.13)

monster.it: Canavese a 50 km. da Torino
Responsabile Qualità (29/09/2008 - 11.07)

InfoJobs: Gorizia
Responsabile Qualità (29/09/2008 - 10.59)

InfoJobs: Brugherio (MI)
Responsabile Controllo Qualità (29/09/2008 - 10.52)

TrovaLavoro: Cordignano (TV)
Controllo Qualità (29/09/2008 - 09.45)

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Nel 1914 Codman inaugurò un nuovo metodo che basava il miglioramento dei processi sanitari sullo studio di ciò che accadeva ad un paziente.
Il medico iniziò a registrare, su un foglietto di formato tascabile, il nome del paziente, la diagnosi, i membri dello staff che l'avevano in cura, le procedure applicate e i risultati.

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Il Kaizen, può essere reso più efficace mediante l'applicazione di tre semplici principi:

- considerate nell'insieme il processo sul quale state applicando il kaizen e i risultati raggiunti. Se prenderete in considerazione solo i risultati, rischierete di perdere di vista l'insieme e di non accorgervi dello spostamento di alcuni equilibri all'interno del vostro processo

- ad un livello più alto, ricordatevi di ragionare sempre in maniera sistemica, concentrandovi sul funzionamento di tutto il Sistema Qualità. In caso contrario potreste creare dei benefici all'interno di un processo ma grandi problemi negli altri

- utilizzate sempre un approccio teso ad imparare, non a criticare. Le critiche sono inutili, quello che serve davvero è capire perché si è commesso un errore

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Concludiamo oggi il discorso relativo alla gestione della catena di fornitura.

Chiunque si occupi di Quality management, come abbiamo già detto, deve comprendere che i rapporti con i propri fornitori sono fondamentali per assicurare al cliente finale un prodotto o un servizio di qualità: l'impatto della supply chain sul lavoro di un'azienda, infatti, è enorme.

Per questo motivo a livello logistico andranno sviluppate delle vere e proprie strategie che possono partire dallo ship to stock (ispezioni presso il fornitore o controlli fatti dal fornitore stesso in modo da eliminare la necessità di un controllo all'arrivo della merce in azienda) al JIT (Just In Time), ecc.

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La progettazione e l'implementazione della certificazione della catena dei fornitori, compresi i riesami dei processi e la valutazione delle performance, permette alle organizzazioni di potersi avvalere, alla lunga, di fornitori di un certo livello e di notevoli riduzioni dei costi.

Il percorso di certificazione, infatti, consente di ridurre le attività di verifica interna dei prodotti e dei servizi acquistati e di poter offrire una grande qualità ai clienti finali.

Ecco perché i principali sistemi di gestione che propongono un modello di Qualità più o meno spinto prevedono delle strategie per sviluppare vere e proprie partnership che portino mutualmente dei benefici sia all'azienda sia al fornitore, creino fiducia e facilitino le comunicazioni.

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Jobonline: Alta Val Seriana (BG)
Addetto Qualità (25/09/2008 - 13.35)

Jobonline: Umbria
Addetto Qualità (25/09/2008 - 11.49)

Jobonline: Modena
Addetti al Controllo Qualità (25/09/2008 - 11.03)

Obiettivo Lavoro: Monfalcone (GO)
Addetta Qualità (25/09/2008 - 10.58)

Tiscali Lavoro: Treviso
Addetto Controllo Qualità (25/09/2008 - 10.27)

Tiscali Lavoro: Padova
Responsabile Assicurazione Qualità (25/09/2008 - 10.24)

TrovoLavoro: Brescia
Addetto Controllo Qualità jr. (25/09/2008 - 09.46)

TrovoLavoro: Bologna e Padova
Consulenti applicativi area Qualità (25/09/2008 - 09.40)

TrovoLavoro: Emilia Romagna
Addetto Controllo Qualità (25/09/2008 - 09.34)

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Nel 1913 nacque Eiji Toyoda che, mediante l'applicazione estesa degli strumenti jidoka e Just-in-Time, aumentò la produttività di Toyota e il valore aggiunto fornito al cliente, rendendola competitiva sui mercati europei e americani.

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La ISO 9001 prevede un miglioramento continuo di tutto il Sistema Qualità, compreso tutto ciò che riguarda la gestione dei fornitori e impostate, quando necessarie, opportune azioni correttive o preventive.

A tale scopo dovranno, dunque, essere condotti degli audit per verificare la qualità della catena dei fornitori.

Mantenendo un continuo feedback tra l'organizzazione e i suoi fornitori, comunicando in maniera serena e impostando opportuni criteri per un monitoraggio continuo delle forniture sarà possibile decidere insieme quali azioni di miglioramento avviare.

Nuovi prodotti o servizi o estensione della validità delle garanzie, ad esempio, sono tutti incentivi per un miglioramento continuo.

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miojob: Settimo di Pescantina (VR)
Responsabile Controllo Qualità (24/09/2008 - 14.51)

miojob: Tavagnacco (UD)
Responsabile della Qualità (24/09/2008 - 14.38)

CareerJet: Carmagnola (TO)
1 Responsabile Qualità fornitori (24/09/2008 - 12.05)

CareerJet: Varese
Addetto al Controllo Qualità (24/09/2008 - 11.38)

CareerJet: Fontanafredda (PN)
5 Addetti Controllo Qualità (24/09/2008 - 11.03)

Adecco: Agrate Brianza (MI)
Addetto al Controllo Qualità (24/09/2008 - 10.49)

CareerJet: Caselette (TO)
Addetto Controllo Qualità di prodotto (24/09/2008 - 10.47)

CareerJet: Milano
Quality Assurance specialist (24/09/2008 - 10.36)

CareerJet: Valmadrera (LC)
Addetto al Controllo Qualità operativo (24/09/2008 - 10.23)

Adecco: Almenno San Bartolomeo (BG)
Responsabile Qualità (24/09/2008 - 10.07)

CareerJet: Monza
Addetto Controllo Qualità settore metalmeccanico (24/09/2008 - 10.05)

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Nel 1913 fu fondato l’American College of Surgeons (ACS) con lo scopo, tra l’altro, di istituire uno specifico programma per definire standard di operatività per gli ospedali, atti a garantire le migliori condizioni qualitative, relativamente sia alle dotazioni strutturali che agli esiti dell’assistenza.
Il riconoscimento delle strutture valutate positivamente e l’implicita spinta al miglioramento per quelle non rispondenti agli standard definiti dal Collegio professionale costituivano i principali obiettivi perseguiti.

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L'organizzazione che voglia impostare una buona collaborazione con i fornitori, dovrà, necessariamente, impostare un sistema di misurazioni appropriato per misurarne le performance (qualità, prezzo, consegna, livelli di servizio, ecc.)

A queste andranno aggiunte anche una misurazione che tenga conto del numero di difetti riscontrato in funzione del livello di performance raggiunto, delle tempistiche, della capacità di fornire risposte appropriate, del supporto tecnico offerto e di tutte quelle caratteristiche che, eventualmente, andranno sviluppate, fatte crescere e monitorate.

Per risolvere eventuali problemi, andranno sviluppate opportune azioni correttive sia da parte del cliente sia da partye del fornitore.

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avoro.org: Renate (MI)
Addetto al Controllo Qualità (23/09/2008 - 15.53)

lavoro.org: Santo Stefano Ticino (MI)
Responsabile reparto Qualità (23/09/2008 - 15.41)

lavoro.org: Trezzo sull'Adda (MI)
Assistente reparto Qualità (23/09/2008 - 15.36)

lavoro.org: Cento (FE)
Consulente (23/09/2008 - 15.26)

Metis: Podenzano (PC)
Addetto Al Controllo Qualità (23/09/2008 - 14.10)

InfoJobs: Cavriago (RE)
Addetto laboratorio Qualità settore metalmeccanico (23/09/2008 - 13.56)

InfoJobs: Rho (MI)
Addetti al Controllo Qualità (23/09/2008 - 13.47)

InfoJobs: Azzano San Paolo (BG)
Addetto al Controllo Qualità (23/09/2008 - 11.59)

InfoJobs: Osnago (LC)
n° 1 Addetto alla gestione Controllo Qualità e Sicurezza (23/09/2008 - 11.57)

monster.it: Vicenza
Tecnico di laboratorio – Addetto Qualità fornitori e qualità processo produttivo (23/09/2008 - 10.55)

monster.it: hinterland di Milano
Ingegnere di processo area Supply chain (23/09/2008 - 10.53)

monster.it: Verderio Superiore (LC)
Quality engineer (23/09/2008 - 10.43)

monster.it: Lecco
Quality Assistant (23/09/2008 - 10.40)

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Nel 1912 nacque Taiichi Ohno, il "padre" del Just In Time.

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Un'organizzazione che voglia sviluppare un buon sistema di comunicazione con i propri fornitori dovrà necessariamente prevedere alcuni momenti istituzionali quali, ad esempio, l'istituzione di appositi incontri, la definizione di procedure di reporting sia di routine sia straordinarie e la preprazione di una presentazione esaustiva delle proprie aspettative e delle eventuali criticità.

Nel comunicare con un fornitore andranno previste anche apposite richieste relative alle consegne e ai requisiti da rispettare, così come quelle volte ad una buona gestione delle non conformità e di tutto ciò che faccia capo alla sicurezza e alle questioni ambientali.

La comunicazione potrà avvenire in molti modi: per mezzo di specifiche scritte, con disegni, con campioni di prodotto, mediante audit o visite sul posto, con successive revisioni della progettazione, ecc.

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Tiscali Lavoro: Firenze
Controllo Qualità (22/09/2008 - 11.49)

Tiscali Lavoro: Reggio Emilia
Addetto al Controllo Qualità (22/09/2008 - 11.47)

ObiettivoLavoro: vicinanze Biella
Ingegnere gestionale per Qualità (22/09/2008 - 11.41)

Metis: Marcallo con Casone (MI)
Addetto Controllo Qualità (22/09/2008 - 10.40)

InfoJobs: Sarezzo (BS)
Responsabile Controllo Qualità (22/09/2008 - 10.26)

monster.it: Vicenza
Assistente del Responsabile Qualità (22/09/2008 - 10.18)

CareerJet: Brianza
Ispettore Controllo Qualità (22/09/2008 - 09.48)

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Nel 1912 il Sistema di produzione Ford basato sui tre principi di: "accuratezza, flusso continuo e precisione" si estese al reparto assemblaggio.

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Oggi iniziamo a parlare di quello che è davvero un punto fermo se si vuole implementare la ISO 9001 all'interno delle nostre organizzazioni: la gestione ottimale della catena di fornitura.

Solitamente, chi vuole adottare un Sistema Qualità all'interno della propria azienda, trova vantaggioso selezionare fornitori che, a loro volta, si basino su un Sistema Qualità certificato in modo da assicurare prodotti e servizi di qualità e consegne puntuali.

In assenza di certificazione, le performance dei fornitori vanno valutate tenendo conto di più parametri, non solo del prezzo. Tra l'altro, anche se ragionassimo solo da un punto di vista puramente finanziario, in caso di forniture non conformi dovremmo tenere conto, oltre che del prezzo da listino, anche del costo delle transazioni extra, di quello delle comunicazioni, del tempo e delle risorse che occorrono da ambo le parti per la risoluzione dei problemi, del prezzo da pagare per il cambiamento continuo dei fornitori, ecc.

Vediamo, dunque, qual è il primo punto da tenere ben presente se vogliamo operare una buona scelta di fornitori (gli altri li vedremo nei prossimi giorni).

1) Selezione dei fornitori: il Responsabile Qualità definisce i criteri per la selezione dei fornitori e per la loro valutazione per gestire al meglio il loro impatto sul Sistema Qualità dell’azienda.

Per fare al meglio questo lavoro si farà supportare da un team multifunzionale formato da colleghi appartenenti alla sfera tecnica e a quella degli utilizzatori del materiale/servizio fornito.

I sistemi di valutazione andranno sviluppati in modo appropriato a seconda del fornitore che dovremo valutare, tenendo conto della tipologia e della complessità del prodotto acquistato, così come della reputazione e delle performance storiche del fornitore.

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TrovoLavoro: Verona
Quality engineer - Settore High Tech (20/09/2008 - 11.43)

TrovoLavoro: Verona
Quality engineer - Settore Automotive (20/09/2008 - 11.42)

CareerJet: estero - Barcellona
Process and Quality Improvement Manager (20/09/2008 - 11.00)

CareerJet: Padova, Zingonia (BG) e Latina
Quality manager (20/09/2008 - 10.20)

CareerJet: Castiglione (MN)
Addetto al Controllo Qualità materiale in ingresso (20/09/2008 - 10.17)

CareerJet: Livorno
Addetto al Controllo Qualità (20/09/2008 - 10.16)

CareerJet: Ronchi dei Legionari (GO)
Consulente per la Qualità (20/09/2008 - 10.11)

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Nel 1911 Sakichi Toyoda visitò gli Stati Uniti e vide per la prima volta la famosa Ford modello T, quella che si può definire come il prototipo della standardizzazione.

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9) La Lean manufacturing inizia solo una volta che il progetto è stato completato

Oggi terminiamo questo discorso dedicato alla Produzione snella.

Le azioni di miglioramento continuo (Kaizen e Kaizen blitz) sono le metodologie che vengono applicate più spesso nell'implementazione di un progetto di questo tipo.

Non fate, però, l'errore di pensare che questi eventi o gli esercizi di mappatura del valore aggiunto assicurino il successo sempre e comunque. Il buon esito dei progetti Lean arriverà, infatti, solo se riusciremo a cambiare il nostro modo di pensare e di affrontare il lavoro quotidiano.

Molti interventi Kaizen, del resto, si concludono con una lista di cose da fare che poi, regolarmente, non vengono fatte. Se si individua un macchinario che ha bisogno di manutenzione o uno strumento di lavoro non più adatto, bisogna intervenire subito altrimenti il messaggio che manderete ai vostri collaboratori sarà che nulla cambia, mai.

Per credere in una produzione più snella le persone hanno bisogno di vedere dei cambiamenti pratici che abbiano influenza sul lavoro di tutti i giorni.

Ricordate, dunque, che perché un processo come quello che state per affrontare abbia successo e la cultura dell'organizzazione inizi a cambiare occorrerà che:

- impariate a comunicare bene con i vostri uomini
- iniziate a considerare i vostri collaboratori come i clienti dell'intero progetto
- ad ogni ipotesi di miglioramento facciano seguito azioni immediate

(www.qualitiamo.com - La Qualità gratis sul web)

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miojob: Perugia
Addetto Controllo Qualità (19/09/2008 - 15.09)

miojob: Brescia
Responsabile Assicurazione Qualità (19/09/2008 - 15.07)

monster.it: Verona
Responsabile Qualità (19/09/2008 - 15.04)

InfoJobs: Mogliano Veneto (TV)
Impiegato tecnico addetto al Sistema Qualità e Sicurezza (19/09/2008 - 11.31)

InfoJobs: Crespano del Grappa (TV)
Responsabile Qualità (19/09/2008 - 11.22)

Tiscali Lavoro: Monza
Responsabile Qualità (19/09/2008 - 10.21)

TrovoLavoro: Reggio Emilia
Addetto Controllo Qualità in accettazione (19/09/2008 - 10.08)

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Nel 1911 Frederick Winslow Taylor pubblicò "The principles of scientific management".

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8) Create un Comitato di pilotaggio per lo sviluppo della lean manufacturing

Come abbiamo detto, l'avvio di un progetto lean in qualunque organizzazione è un processo abbastanza complesso. La cosa, infatti, non è né troppo lineare né breve né si può dire che sia qualcosa che riguarda solo il mondo produttivo.

Per far sì che il progetto abbia successo e, soprattutto, funzioni nella realtà dove viene applicato, occorre avere una buona visione del futuro e aver fatto, a monte, una buona pianificazione. Per avviare progetti complessi come questo, di solito, si scegle la via di un comitato di pilotaggio, formato da membri appartenenti al mangement e da altri più operativi, che abbia il compito di guidare la trasformazione.

Questo gruppo di persone dovrà assicurarsi che i principi e le metodologie lean siano applicate e supportate in tutti i dipartimenti dell'azienda.

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TrovoLavoro: Pomezia (Roma)
Ispettore Qualità (18/09/2008 - 15.48)

Tiscali Lavoro: Reggio Emilia
Neolaureati per settore Sicurezza e Qualità (18/09/2008 - 15.42)

lavoro.org: Torino
Ingegneri esperti FMEA e FTA (18/09/2008 - 15.29)

lavoro.org: Torino, Milano, Firenze, Roma, Napoli
Esperti Qualità - settore Ferroviario (18/09/2008 - 15.26)

lavoro.org: Torino, Milano, Firenze, Roma, Napoli
Esperti Qualità - settore Automotive (18/09/2008 - 15.24)

lavoro.org: Mansuè (TV)
Tecnico Qualità (18/09/2008 - 15.22)

CliccaLavoro: Como
Addetto Laboratorio di analisi e Controllo Qualità (18/09/2008 - 15.15)

Metis: Livorno
Addetto al Controllo Qualità (18/09/2008 - 15.13)

InfoJobs: Villanova Canavese (TO)
Assicuratore Qualità (18/09/2008 - 15.06)

miojob: Imola (BO)
Giovani laureati per assistenza tecnica alla Produzione e Controllo Qualità (18/09/2008 - 11.13)

CareerJet: Padova
Addetti Controllo Qualità prodotto (18/09/2008 - 10.55)

CareerJet: Treviso
Ingegnere della Qualità (18/09/2008 - 10.51)

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Nel 1911 Frederick W. Taylor pubblicò "The Principles of Scientific Management", il libro che fornì le basi per un utilizzo efficiente del personale nelle fabbriche.
Uno dei concetti principali della nuova teoria di Taylor era quello di definire chiaramente alcuni semplici compiti da svolgersi in condizioni standard. L'ispezione dei prodotti era una di queste attività.

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7)Individuate coloro che vi metteranno i bastoni tra le ruote e imparate a gestirli

Le persone, spesso, si sentono minacciate dai cambiamenti imposti dalla filosofia "lean".

Quest'ansia è normale e va prevista nella gestione di un progetto del genere. Per combatterla, è fondamentale spiegare come mai il lavoro ha bisogno di rinnovarsi e di cambiare metodologie. La maggioranza delle persone si abituerà alle nuove condizioni di lavoro in poche settimane e si tarerà sui nuovi obiettivi dell'organizzazione senza grossi sforzi.

In tutte le aziende, però, ci sarà un gruppo di persone che si rifiuterà di adattarsi e che riconoscerete perché, ogni volta che ci sarà l'occasione per discutere del nuovo progetto, siederà in disparte, braccia incrociate e sguardo sulla difensiva. Queste persone non diranno una parola ma le loro espressioni saranno molto eloquenti.
Se interrogati non vi offriranno suggerimenti ma critiche e negatività, portando alla vostra attenzione nuovi problemi, non soluzioni.

Una volta individuati, questi elementi vanno convinti e non sarà affatto facile. Una volta esauriti gli argomenti a favore dell'introduzione della produzione snella, bisognerà spiegare loro che il progetto andrà avanti comunque, con o senza il loro aiuto, e che i cambiamenti che produrrà sono destinati a restare in azienda, quindi conviene adattarsi ad essi il prima possibile.

Lasciateli esprimere liberamente e aacoltate con attenzione i loro dubbi ma poi siate fermi e determinati. Dovrete riuscire a veicolare il concetto che la decisione è stata presa e che si tratta solo di accettarla senza remare contro.
Che la cosa funzioni o meno non è un problema loro ma di chi è stato scelto per prendere questo tipo di decisioni.

la scelta che resta a queste persone è quella di decidere se supportare il progetto oppure cercare un'azienda che cntinui a produrre nel modo tradizionale e che avrà, così, la loro piena fiducia.

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TrovoLavoro: nord di Milano
Regulatory e Quality manager (17/09/2008 - 16.00)

Metis: Rozzano (MI)
Addetto Controllo Qualità (17/09/2008 - 14.14)

monster.it: Castelcovati (BS)
Impiegato Addetto al Controllo Qualità (17/09/2008 - 12.31)

monster.it: Venegono Superiore (VA)
Addetto al Controllo Qualità (17/09/2008 - 12.29)

monster.it: Verona
Responsabile Qualità (17/09/2008 - 12.26)

miojob: provincia di Cuneo
Project Quality manager (17/09/2008 - 12.12)

careerJet: Zingonia (BG) e Latina
Quality manager (17/09/2008 - 11.15)

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Nel 1910 la Ford si spostò nelle officine di Highland Park, il posto dove nacque la Lean Manufacturing.

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6) Non aspettate troppo per impostare un Sistema di manutenzione efficace

La Lean manufacturing è una metodologia progettata per eliminare gli sprechi. Tre di questi sprechi possono essere identificati come:

a - magazzini troppo pieni
b - troppa produzione
c - attese inutili

Per avviare la produzione snella ci si sforza in tutti i modi di trovare soluzioni ed impostare azioni per eliminare questi sprechi ma la cosa davvero interessate è cercare di capire come e perché si originino dato che, spesso, dietro ad ogni spreco ci sono problemi irrisolti.

Macchinari in cattive condizioni, ad esempio, non sono adatti a supportare un progetto che tende a ridurre gli sprechi.
Senza poter contare su strumenti di lavoro efficienti, infatti, non si potrà impostare una produzione just-in-time, si dovranno compensare eventuali imprevisti producendo di più e alzando il livello dei magazzini e ci saranno molte volte in cui bisognerà attendere il ripristino della macchina.

Un buon sistema di manutenzione risolve in un colpo solo tutti questi problemi anche se, probabilmente, rappresenta un grande sforzo per qualsiasi azienda e uno degli elementi più difficili da mettere in atto di tutto il sistema.

Ricordiamo, brevemente, come muoversi per farlo in maniera ottimale:

- identificare chiaramente ogni strumento o macchinario
- documentarne la storia (performance, eventuali rotture)
- osservarlo mentre è operativo: sarete sorpresi di quante cose potrete imparare solo guardando e ascoltando
- identificare eventuali problemi cronici
- ottenere tutte le informazioni necessarie per risolvere il problema
- raccogliere dati sulle performance e confrontarli con quelli relativi alla performance ottimale

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miojob: Crespano del Grappa (TV)
Responsabile Qualità (16/09/2008 - 15.18)

InfoJobs: Milano
Operaio Controllo Qualità (16/09/2008 - 14.46)

InfoJobs: Varese
Quality Control coordinator (16/09/2008 - 11.44)

Obiettivo Lavoro: Solbiate Arno (VA)
1 Addetto Controllo Qualità (16/09/2008 - 11.16)

CliccaLavoro: provincia di Pordenone
Addetto Controllo Qualità (16/09/2008 - 11.10)

CliccaLavoro: Tutta Italia
Responsabile Qualità (16/09/2008 - 11.07)

Tiscali Lavoro: Bergamo
Addetto Controllo Qualità (16/09/2008 - 10.53)

Tiscali Lavoro: Brescia
Responsabile Assicurazione Qualità (16/09/2008 - 10.51)

TrovoLavoro: Rovereto (TN)
Responsabile Controllo Qualità (16/09/2008 - 10.50)

TrovoLavoro: Milano
Responsabile Controllo Qualità (16/09/2008 - 10.48)

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Nel 1910 Ernest Codman un chirurgo americano, per primo cominciò ad interrogarsi su quello che lui chiamava “esito finale” del proprio lavoro, e cominciò a cercare di raccogliere dati nel suo reparto e nell’ospedale.
Codman riteneva indispensabile che gli ospedali rendessero pubblici i risultati finali dell’assistenza prestata, inclusi quelli a lungo termine. Qualora fossero emersi problemi, l'ospedale avrebbe dovuto accertarne le cause e promuovere interventi correttivi per migliorare le prestazioni.
Pochi anni dopo (1917) l’American College of Surgeons decideva di includere tra i propri ambiti d’intervento l’accreditamento degli ospedali ai fini della qualità.

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5) Spostate alcune decisioni direttamente nei reparti produttivi: la Direzione non può decidere tutto da sola

Negli ultimi anni si è assistito ad un cambiamento molto importante in parecchie aziende: un ricambio pesante di responsabili, soprattutto nei reparti produttivi, che ha portato ad una situazione strana, creando ambienti dove i collaboratori hanno più esperienza delle loro guide.

Spesso, infatti, troviamo i lavoratori più operativi che hanno anni di esperienza e che conoscono il loro lavoro molto bene. Parlando con queste persone si capisce subito che le loro conoscenze così capillari e approfondite, filtrate dal modo di lavorare tipico di ogni singola azienda, sono preziosissime per avviare qualsiasi progetto di miglioramento. Con un po' di umiltà va riconosciuto che, in moltissimi casi, questi lavoratori ne sanno di più, almeno a livello operativo, dei loro stessi capi che, magari, sono giovani e inesperti anche se ferratissimi sulla teoria.

Un capo attento sarà molto abile nel cercare di non deludere i collaboratori, nè li metterà da parte in nome di quei cambiamenti che variano regolarmente col variare dei responsabili.

Per creare, invece, un ambiente adatto alla produzione snella si prenderà del tempo per ascoltare queste persone e per fare tesoro della loro esperienza che ha la fortuna di poter utilizzare. In questo modo, tra l'altro, si costituirà un clima di fiducia tra il lavoratore e il responsabile e si potrà sempre contare sulla sua collaborazione.
Intendiamoci, ci saranno ancora conflitti e difficoltà nell'accettare i grandi cambiamenti ma saranno sicuramente inferiori se si seguirà questa strada.

Dunque, anche quando conoscete il modo giusto per migliorare un processo, lasciate che siano i vostri uomini a sperimentare le loro soluzioni, col vostro aiuto e la vostra guida: di sicuro l'esperienza che hanno non vi deluderà.

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lavoro.org: Napoli
Valutatore Sistemi Qualità qualificato Cepas EA 38 EA 29 (15/09/2008 - 14.58)

Jobonline: Veneto
Collaboratore Controllo Qualità (15/09/2008 - 14.39)

Job4Italy: Verona
1 Responsabile Qualità (15/09/2008 - 14.34)

InfoJobs: Buccinasco (MI)
Assistente Sistema Qualità / Sicurezza sul lavoro (15/09/2008 - 14.32)

InfoJobs: Piacenza
Ispettore Controllo Qualità prodotti meccanici / carpenteria (15/09/2008 - 12.07)

InfoJobs: Trezzo sull'Adda (MI)
Responsabile Qualità (15/09/2008 - 11.16)

CareerJet: Milano
Quality specialist (15/09/2008 - 10.42)

CareerJet: Firenze
Ingegnere meccanico addetto Controllo Qualità ISO TS (15/09/2008 - 10.34)

CareerJet: Treviso
Ingegnere della Qualità (15/09/2008 - 10.32)

CareerJet: Firenze
Global sourcing quality leader (15/09/2008 - 10.30)

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Nel 1909 nacque Peter Drucker, economista austriaco naturalizzato statunitense.
Autore di fama mondiale per le sue opere sulle teorie manageriali, è uno degli scrittori più conosciuti da chiunque si occupi di Quality management.

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Formazione Just-In-Time

La formazione per avviare un progetto "lean" è abbastanza pesante dato che ci sono parecchi concetti da veicolare e molte metodologie da insegnare.
La disciplina della Produzione snella, però, è più un apprendimento di un nuovo tipo di cultura che la messa a fuoco di nuove nozioni tecniche, ecco perché gli interventi formativi andranno erogati in sessioni brevi e ripetute, seguite da un'immediata applicazione pratica.

Non insegnate le 5S in un'aula, mostrate come funziona la metodologia andando direttamente in un reparto produttivo e quando sarà il momento di organizzare il primo evento Kaizen, limitatevi a spiegare le basi della metodologia, riservando tutti gli altri insegnamenti al vivo dell'esperimento, seguendo il metodo del "learn by practicing" (imparare attraverso la pratica).

La lezione numero uno per iniziare a muovere i primi passi nell'ambito della Lean manufacturing potrà, facilmente, essere contenuta entro 3-4 ore ripartite in due sessioni. Le lezioni seguenti, mirate sulle singole metodologie, potranno, invece, essere impartite in sessioni di 30 minuti seguite subito da un'applicazione pratica.

Questo tipo di formazione ridurrà la possibilità che chi deve essere formato dimentichi quanto appreso prima di poterlo mettere in pratica e aumenterà le possibilità di successo di tutto il progetto.
Se, infatti, è praticamente impossibile non ricordare qualcosa che si è appreso solo 15-30 minuti prima, è molto difficile cercare di ricordare ciò che ci è stato detto magari 1 o 2 mesi prima.

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Jobonline: Desio (MI)
Addetto Controllo Qualità (13/09/2008 - 10.16)

Jobonline: Lombardia
1 Addetto/a Controllo Qualità (13/09/2008 - 10.08)

CareerJet: Tutta Italia e estero
Responsabile Assicurazione Qualità di cantiere (13/09/2008 - 09.52)

CareerJet: Acerra (NA)
Responsabile Qualità settore meccanico (13/09/2008 - 09.48)

CareerJet: Veneto
Responsabile Assicurazione Qualità e post vendita (13/09/2008 - 09.41)

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Nel 1906 l'economista italiano Vilfredo Pareto ideò una formula matematica da utilizzare per descrivere la diseguale distribuzione della ricchezza in Italia. Pareto notò che il 20% della popolazione possedeva l'80% della ricchezza.
La formula fu poi ripresa da Juran anni dopo e diventò, tramite la legge dei "vital few, trivial many" (poche cose vitali, molte cose poco importanti), uno degli strumenti più popolari anche nel campo della Qualità.

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...o forse solo di ragionamento un po' più attento.

Supponete che il 3% delle nascite totali in un Paese sia rappresentato da coppie di gemelli.

A quanto ammonterebbe la percentuale di gemelli della popolazione?

- 3 %
- meno del 3%
- più del 3%

Sapete anche dire il perché? La risposta al quesito (se non arriva prima...) è prevista per lunedì.

Buon sabato a tutti!

(Potete trovare altri quiz simili nel forum di www.qualitiamo.com)

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monster.it: Milano nord
Coordinatore reparto Controllo Qualità (12/09/2008 - 16.13)

monster.it: Castel Maggiore (BO)
Tecnico Addetto all'Ufficio Qualità e Collaudo (12/09/2008 - 16.11)

monster.it: provincia di Milano
Responsabile miglioramento continuo (12/09/2008 - 15.18)

CareerJet: provincia di Bergamo
Responsabile Qualità Totale (12/09/2008 - 15.09)

CareerJet: Mantova
Addetto al Controllo Qualità (12/09/2008 - 11.38)

CareerJet: Roma
Responsabile Sistema Qualità (12/09/2008 - 11.15)

Adecco: Frosinone
Responsabile Controllo Qualità (12/09/2008 - 11.00)

CareerJet: Grandate (CO)
Addetto/a Controllo Qualità di Laboratorio (12/09/2008 - 10.58)

CareerJet: Sarnico (BG)
Addetto Controllo Qualità jr. (12/09/2008 - 10.45)

CareerJet: Bologna
Responsabili Qualità, Sicurezza 626, Ispettori di saldatura (12/09/2008 - 10.33)

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Nel 1905 Frank e Lillian Gilbreth iniziarono, da pionieri in quel campo, gli studi di economizzazione del movimento sul posto di lavoro. Lavorarono per comprendere le abitudini lavorative degli impiegati dell'industria, per trovare un modo di aumentarne la produzione.

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3) Formate un gruppo di lavoro che lavori full time sulla Lean Production

Per sviluppare una cultura "lean" e per vedere risultati immediati e a lungo termine che ripaghino i nostri sforzi conviene dedicare alcune risorse ad un lavoro a tempo pieno sui concetti della Produzione snella.

A prima vista può sembrare che non occorra impegnare alcune persone per tutta la giornata per portare avanti questo tipo di argomento ma un buon corso di formazione sui concetti lean principali porta via parecchie ore, così come lo sviluppo di piani di intervento mirati.

Trovate qualcuno in azienda che sia disposto a farsi formare per affrontare con cognizione di causa il fardello dell'implementazione del Lean management e che si tenga aggiornato e al passo coi tempi relativamente allo sviluppo di nuove metodologie e strumenti per la loro implementazione.

Le possibilità di successo nell'implementazione della Produzione snella sono inversamente proporzionali alle cariche ricoperte da chi si occupa di tutto ciò che è "lean". Se questa persona è, nello stesso tempo, anche il Responsabile Sicurezza o il Responsabile Ambiente ci sono buone probabilità che il progetto non vada in porto.

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CorriereLavoro: Codogno (LD)
Responsabile Qualità fornitori (11/09/2008 - 17.04)

CorriereLavoro: Milano
Process engineer (11/09/2008 - 16.58)

Tiscali Lavoro: Milano
Stage Qualità (11/09/2008 - 16.55)

Tiscali Lavoro: Cremona
Responsabile gestione Qualità clienti (11/09/2008 - 16.51)

Tiscali Lavoro: Mantova
Addetto Qualità e Accettazione (11/09/2008 - 16.49)

Tiscali Lavoro: Forlì - Cesena
Impiegato certificazioni Qualità (11/09/2008 - 16.41)

Tiscali Lavoro: Torino
Quality Assurance (11/09/2008 - 16.29)

Page Personnel: Torino sud
Tecnico Six Sigma (11/09/2008 - 16.28)

ObiettivoLavoro: Treviglio (BG)
Impiegato Qualità (11/09/2008 - 11.54)

Metis: Mantova
Addetto al Controllo Qualità (11/09/2008 - 11.51)

monster.it: Milano
Quality Assurance specialist (11/09/2008 - 10.46)

miojob: Agrate Brianza (MI)
Addetto/a Controllo Qualità (11/09/2008 - 10.35)

miojob: Pero (MI)
Supplier Quality engineer (11/09/2008 - 10.30)

CareerJet: Treviso
Responsabile Qualità, Ambiente e Sicurezza (11/09/2008 - 10.20)

Adecco: Sasso Marconi (BO)
Operatore per il Controllo Qualità (11/09/2008 - 10.18)

CareerJet: Reggio Emilia
Perito meccanico per Controllo Qualità (11/09/2008 - 10.15)

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Nel 1905 Frederick W. Taylor, ingegnere e imprenditore statunitense ricordato per essere stato l'iniziatore della ricerca sui metodi per il miglioramento dell'efficienza nella produzione, pubblicò "Shop management".

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2) Utilizzate la guida di un esperto

Molti dei concetti base della Produzione Snella sono difficili da afferrare e da mettere in pratica per chi non è esperto. Possiamo comprendere facilmente, infatti, che gli sprechi sono il nemico da snidare e combattere così come, con un po' di applicazione, possiamo arrivare a padroneggiare la value stream mapping o l'analisi dei processi. I blocchi, però, sono culturali e quelli sono molto difficili da rimuovere senza una guida valida.

Quando una persona ha lavorato per anni all'interno di un'organizzazione, del resto, è molto difficile che riesca a cogliere delle soluzioni che ad un esterno sembrano molto ovvie e che vengono messe in luce dall'applicazione dei concetti principali della Lean Manufacturing.

L'aiuto di un esperto è, dunque, sicuramente fondamentale per intraprendere un cammino difficile come quello tracciato da Toyota.

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InfoJobs: Monza e Brianza
Responsabile Qualità jr. (10/09/2008 - 14.45)

InfoJobs: Frosinone
Responsabile Controllo Qualità (10/09/2008 - 14.43)

InfoJobs: Cardano al Campo (VA)
Quality Control coordinator (10/09/2008 - 14.42)

Obiettivo Lavoro: provincia di Macerata
Responsabile Produzione e Qualità (10/09/2008 - 11.26)

Obiettivo Lavoro: Firenze
Front-end Quality Assurance Assistant - categoria protetta (10/09/2008 - 11.24)

CliccaLavoro: Mairano (BS)
Periti meccanici o metallurgici per collaudi e Controllo Qualità (10/09/2008 - 11.15)

lavoro.org: Como - Svizzera
Ingegnere Qualità (10/09/2008 - 10.45)

lavoro.org: Olginate (LC)
Addetto/a Controllo Qualità (10/09/2008 - 10.34)

lavoro.org: Santena (TO)
Supervisore Qualità (10/09/2008 - 10.15)

Tiscali Lavoro: Venezia
Addetto al laboratorio per Controllo Qualità (10/09/2008 - 10.06)

Tiscali Lavoro: Brescia
Addetto al Controllo Qualità (10/09/2008 - 10.05)

Tiscali Lavoro: Massa Carrara con trasferte in Svezia
Quality Assurance manager (10/09/2008 - 09.33)

TrovoLavoro: Milano sud
Responsabile Qualità (10/09/2008 - 09.31)

TrovoLavoro: provincia di Milano
Controllo Qualità - Tecnico di laboratorio (10/09/2008 - 09.28)

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Nel 1902 Sakichi Toyoda stabilì il concetto di Jidoka, cioè di controllo automatico dei difetti di un processo produttivo.

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Come mai meno del 20% delle organizzazioni che provano ad implementare la produzione snella ci riesce veramente?

La ragione è semplice: partire bene non significa sempre finire bene. Per portare a termine al meglio un progetto come questo occorre, prima di tutto, trasformare la propria cultura e non perdere la motivazione nel corso del lavoro.

Vediamo quali sono le cose fondamentali per mantenere focalizzata l'attenzione su ciò che stiamo facendo:

1) Un management motivato: senza il supporto della Direzione ogni sforzo di miglioramento è destinato a fallire

Che i vertici di un'organizzazione supportino un'iniziativa di produzione snella non è abbastanza. Devono volere davvero fino in fondo un miglioramento reale e tangibile e devono riuscire a veicolare il messaggio che non si accetteranno più gli sprechi originati in precedenza.

La motivazione che supporta il progetto deve venire dal livello più alto dell'azienda perché, spesso, i livelli intermedi non hanno né la forza né l'influenza necessarie per cambiare la cultura di base di un gruppo.

Tolleranza zero, dunque, con le solite frasi fatte come "il nostro tipo di business è troppo complesso...", "noi siamo diversi...", "la colpa è dei fornitori...", ecc.

Troppo spesso nelle organizzazioni si esercitano pressioni solo all'avvio di un nuovo lavoro per poi far calare l'attenzione nello svolgimento del progetto, convincendo, così, le persone che l'attenzione sta scemando e che, quindi, lo scopo del lavoro non è poi così importante.

A partire da domani prenderemo in esame gli altri punti.

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Job4italy: Alta Valle Seriana (BG)
Addetto Qualità (09/09/2008 - 16.15)

InfoJobs: Isernia
Assistente al Responsabile della Qualità (09/09/2008 - 15.42)

InfoJobs: Zimella (VR)
Responsabile della Qualità (09/09/2008 - 15.39)

InfoJobs: vicinanze Miradolo Terme (PV)
Controllo Qualità (09/09/2008 - 15.26)

monster.it: Borgomanero (NO)
Responsabile Controllo Qualità (09/09/2008 - 15.21)

monster.it: Torino
Quality senior consultant (09/09/2008 - 15.18)

monster.it: Parma
Responsabile Ufficio Qualità (09/09/2008 - 10.24)

CareerJet: Milano
Addetti Controllo Qualità servizi telefonia (09/09/2008 - 10.18)

CareerJet: Venezia
Addetto al laboratorio per Controllo Qualità materiali (09/09/2008 - 10.12)

CareerJet: Milano
Addetto alla Qualità (09/09/2008 - 10.08)
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Come abbiamo già detto "Kaizen" significa fare piccoli miglioramenti ogni giorno.

Un esempio di questa tipologia di miglioramenti può essere:

- Cambiare il layout delle macchine poste nei reparti produttivi. Spostare i macchinari che vengono utilizzati per produrre, permettendo così agli operai di muoversi tra loro in modo più razionale, può portare ad una notevole riduzione degli sprechi, ad esempio dello spreco del tempo necessario per spostarsi da una macchina all'altra. Predisponendo meglio le macchine si può, addirittura, ridurre la necessità di personale per dedicarlo, così, ad altre attività

- Personalizzare la propria postazione di lavoro con piccole modifiche. Spesso una piccola modifica può portare a grandi miglioramenti in termini di performance. Pensiamo, ad esempio, ad un cuoco che ha la necessità di mantenere sempre pulita la propria postazione di lavoro. Un semplice rotolo di carta da cucina a portata di mano potrà sicuramente semplificargli la vita e fargli risparmiare del tempo.

- Aumentare il numero di oggetti impacchettati in una singola confezione. Se è possibile, cercate di accorpare oggetti simili in un'unica confezione o in un'unica area aziendale. Questo vi farà risparmiare spazio e tempo per cercarli.

- Fate in modo che la natura lavori per voi! Dovete smistare dei rifiuti negli appositi bidoni della raccolta differenziata? Usate la forza di gravità predisponendo dei buchi sopra ai bidoni nei quali infilare i singoli rifiuti

(Altro materiale su www.qualitiamo.com)

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InfoJobs: Buccinasco (MI)
Assistente area Qualità Sicurezza (08/09/2008 - 15.26)

InfoJobs: Cardano al Campo (VA)
Quality Control coordinator (08/09/2008 - 15.22)

InfoJobs: Almenno San Bartolomeo (BG)
Responsabile Assicurazione Qualità (08/09/2008 - 14.17)

monster.it: Roma
Addetto Qualità (08/09/2008 - 11.26)

CareerJet: Desio (MI)
Tecnico Controllo Qualità e collaudo (08/09/2008 - 10.13)

CareerJet: Somma Lombardo (VA)
Responsabile Controllo Qualità (08/09/2008 - 10.11)

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(Consulta tutto il calendario con le date più significative per lo sviluppo della Qualità su http://www.qualitiamo.com/date/tabella.html)

Nel 1900 a Sioux City, nell'Iowa, nacque William Edwards Deming (http://www.qualitiamo.com/guru/deming/introduzione.html), il grande "guru" della Qualità.

(Leggi tutte le riflessioni dello Staff di QualitiAmo sul forum di QualitiAmo - La Qualità gratis sul web)

Di Kaizen abbiamo parlato molte volte e sappiamo che ha il significato di miglioramento continuo applicato per piccoli passi, quotidianamentente.

Per avviare questo tipo di processo si può partire, essenzialmente, da tre punti:

1. nel Kaizen è importante coinvolgere i collaboratori e fargli capire che un miglioramento continuo può migliorare anche il loro lavoro. L'idea di base è che, quando il Kaizen è applicato nella maniera corretta, i lavoratori si accorgono di diventare più efficienti nel loro lavoro, di stancarsi meno e di agire in maggiore sicurezza

2. il punto successivo sul quale concentrarsi, dovo aver rivolto la propria attenzione ai collaboratori, è quello del miglioramento delle attrezzature, degli strumenti utilizzati e dell'ambiente in cui operano. Provate a variare il layout della disposizione dei macchinari e installate semplici dispositivi che possano semplificare il vostro lavoro. Se provate a concentravi un attimo, troverete moltissimi piccoli cambiamenti che possono essere fatti in questo campo

3. l'ultimo punto, ma certamente non il meno importante, è quello di creare un piano per migliorare. Il miglioramento continuo, infatti, non capita per caso: dovete sapere cosa volete fare e come intendete farlo.

(Su QualitiAmo - La Qualità gratis sul web alla voce Proposte di lavoro tutti i dettagli e i link: http://www.qualitiamo.com/lavoro/proposte.html)

rovoLavoro: Modena
Responsabile Qualità (06/09/2008 - 10.22)

TrovoLavoro: Monza
Consulente Ambiente, Qualità e Sicurezza (06/09/2008 - 10.20)

InfoJobs: Pisa
Addetto Controllo Qualità (06/09/2008 - 10.11)

Metis: Antegnate (BG)
Addetto al Controllo Qualità (06/09/2008 - 09.42)

CareerJet: Cuneo
Responsabile Sistema Qualità e Analista tempi e metodi (06/09/2008 - 09.40)

CareerJet: Turate (CO)
Addetto al Controllo Qualità (06/09/2008 - 09.36)

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Punto 8.3 Controllo dei prodotti non conformi

Riprendiamo il discorso di ieri e vediamo com'è possibile applicare il punto 8.3 della norma a quelle organizzazioni che erogano servizi.

Il termine "non conformità" si adatta alla perfezione al mondo manufatturiero ma può presentare qualche difficoltà se vogliamo provare a traslarlo a quello dei servizi.
Per cercare di capire meglio come procedere, proviamo a ripercorrere il significato che ha avuto il termine non conformità nella storia del mondo industriale.

Le aziende che producono un bene, prima di spedirlo al cliente, lo controllano per sincerarsi che sia conforme ai requisiti specificati in precedenza.
I test progettati con questo scopo dovranno, quindi, mettere in luce se i prodotti possono proseguire nel loro iter ed essere consegnati al cliente oppure no.
Una volta individuati i prodotti da sospendere, ci occorrerà poi una procedura per capire come gestirli e come isolarli in attesa di decidere cosa farne.

Si può dire che quasi tutte le aziende manufatturiere abbiano una loro gestione di questi prodotti critici e un'area a loro dedicata perché possano entrare in una sorta di quarantena, in attesa di una decisione sulla loro sorte.

A questo punto è bene, però, chiarire una cosa: il punto 8.3 della ISO 9001, in realtà, non serve a controllare tutte le non conformità ma solo quelle che appartengono ad un gruppo particolare e ben individuabile: stiamo parlando delle non conformità che richiedono un momentaneo isolamento dal ciclo produttivo o, nei casi più gravi, un vero e proprio stop.

I reclami, ad esempio, possono richiedere un'azione correttiva ma non necessitano, spesso, dell'individuazione e dell'isolamento del prodotto.

Chiarito questo, vediamo cosa succede quando proviamo ad applicare la gestione delle non conformità a qualcosa di intangibile come un servizio. Come si può isolare un servizio?

E' possibile, anche se non nello stesso modo in cui agiamo con un prodotto.

Se erogate servizi (basti pensare ai servizi finanziari o legali) il vostro prodotto è il servizio stesso che dovrà, quindi, essere conforme a quanto deciso a monte con il cliente o a quanto stabilito nelle specifiche da voi preparate.

Se scoprite che il servizio che fornite non sta, in realtà, facendo ciò per cui è stato progettato (ad esempio potrebbe trattarsi di una consulenza finanziaria che non tiene conto dell'ultimo aggiornamento della legislazione vigente in materia) il servizio andrà sospeso fino a quando non sarete in grado di riportarlo in linea con quanto stabilito nel vostro Manuale della Qualità e nelle specifiche di riferimento.

Questa sarà, dunque, la vostra "quarantena" la vostra area virtuale nella quale stoccare il vostro particolare prodotto non conforme.

(Leggi tutte le riflessioni dello Staff di QualitiAmo sul forum di QualitiAmo - La Qualità gratis sul web)

La ISO 9001 è una norma generica, pensata per essere di supporto ad ogni tipologia di azienda o organizzazione.

Fatta questa premessa, tutti sappiamo che chiunque appartenza al mondo dei servizi e si approcci per la prima volta alla 9001 rimarrà, perlomeno, sconcertato.

Tutto il testo della norma, infatti, è letteralmente infarcito di termini che appartengono al mondo manifatturiero. Il capitolo dedicato alla progettazione, probabilmente, basta da solo per scoraggiare qualsiasi ulteriore approfondimento da parte di chi non appartiene al mondo produttivo.

Per traslare i concetti formulati per il mondo manufatturiero all’interno della sfera dei servizi dobbiamo applicare fino in fondo tutto il nostro buonsenso e sfoderare la nostra capacità di interpretazione.

Tenendo ben a mente il nostro scopo e il nostro punto di vista (in questo momento siamo pofessionisti della Qualità operanti nel campo dei servizi) proviamo a prendere in esame due dei punti più controversi della norma:

Sezione 7: Realizzazione del prodotto

Iniziamo dal titolo. Vi appaiono le parole “realizzazione del prodotto” che, oltre a scoraggiare chi si occupa di servizi, confondono anche i nostri uomini di produzione che mai e poi mai parlerebbero di “pianificazione della realizzazione del prodotto”.

Fermate un uomo a caso in uno dei vostri reparti produttivi e provate a chiedergli “come realizzate la pianificazione della realizzazione del prodotto?”. Al suo sguardo stupito e confuso aggiungete poi “stiamo parlano del piano di produzione…”.
Illuminandosi vi risponderà “Ah! Il piano di produzione! Non potevi dirlo prima?”

Con un’organizzazione che si occupa di servizi il trucco è lo stesso: sostituite alle parole “realizzazione del prodotto” le seguenti “erogazione del servizio”. Il gioco è fatto!

Scoprirete che la cosa funziona e che la misteriosa ISO 9001 può essere tranquillamente “digerita” anche da chi si occupa di servizi.

Il punto 7.1, quindi, diventerà “Pianificazione dell’erogazione del servizio”…facile, no?

Domani ci occuperemo del punto 8.3: Gestione dei prodotti non conformi

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TrovoLavoro: Torino
Responsabile Assicurazione Qualità (04/09/2008 - 15.23)

TrovoLavoro: Bergamo
Responsabile Assicurazione Qualità (04/09/2008 - 15.19)

CareerJet: Emilia Romagna
Impiegato Ufficio Qualità aziernda alimentare (04/09/2008 - 11.52)

CareerJet: Milano
Addetto Sistema Qualità e Sicurezza (04/09/2008 - 11.49)

CareerBuilder: Milano
Process engineer (04/09/2008 - 11.44)

miojob: Offanengo (CR)
Stage Area Sistema Qualità (04/09/2008 - 11.06)

Consulta tutto il calendario con le date più significative per lo sviluppo della Qualità su http://www.qualitiamo.com/date/tabella.html

Nel 1900 La Qualità era affidata alle capacità dei singoli operai ed il controllo era qualcosa di non formalizzato che si faceva per verificare la conformità del prodotto finale ai requisiti richiesti.

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Utilizzate i documenti esterni? Si definiscono "documenti di origine esterna" quelli che, solitamente, vengono emessi e mantenuti aggiornati da altre organizzazioni che non fanno capo alla vostra.

Gli standard che utilizzate per costruire il vostro prodotto o per impostare il vostro sistema di gestione, le specifiche inviate dai clienti, le leggi di riferimento del vostro settore di business, i disegni di clienti e fornitori sono tutti esempi di documenti esterni.

La linea di confine netta tra un documento di origine interna e uno di origine esterna è che voi non siete responsabili dell'aggiornamento dei secondi ma solo della loro corretta archiviazione in modo da averli a disposizione quando servono e non correre il rischio di utilizzarli in una versione obsoleta.

Se non avete intenzione di mantenere questi documenti sempre aggiornati correttamente (e non vi servono per il vostro lavoro) dovete specificarlo nel Manuale della Qualità o nella procedura corrispondente, indicando chiaramente che sono solo di riferimento generale.

Tutti i documenti che utilizzate per lavorare e per garantire la qualità finale del vostro prodotto, però, dovranno essere gestiti e mantenuti nel modo corretto.

Assicuratevi, dunque, di essere messi a conoscenza di eventuali revisioni (basta pensare alla nuova ISO 9001 attesa entro la fine di quest'anno: se la utilizzate come riferimento per gestire il vostro Sistema Qualità dovete assolutamente sapere quando verrà emessa una nuova versione) e informatevi sugli sviluppi di tutta la documentazione di vostro interesse.

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lavoro.org: Rho (MI)
Addetti al Controllo Qualità (03/09/2008 - 12.01)

lavoro.org: Moncalieri (TO)
Responsabile Sicurezza, Qualità, Ambiente (03/09/2008 - 10.24)

lavoro.org: Moncalieri (TO)
Responsabile Sicurezza, Qualità, Ambiente (03/09/2008 - 10.24)

Tiscali Lavoro: Bologna
Quality Assurance manager (03/09/2008 - 09.39)

Tiscali Lavoro: Mantova
Quality manager (03/09/2008 - 09.37)

Nel 1900 Sakichi Toyoda, che allora lavorava nel campo tessile, meditò sul fatto che se uno dei fili che facevano capo al suo telaio si rompeva, la macchina continuava a produrre stoffe difettose fino a quando un operatore non si accorgeva del problema.

Partendo da questo concetto, sviluppò un sistema che fermava il telaio ad ogni rottura di un filo. Questa innovazione, ancora utilizzata in molte fabbriche tessili in tutto il mondo e anche in altre realtà industriali, per Toyota divenne uno dei due pilastri del suo sistema produttivo, conosciuto come Jidoka.

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Qualche tempo fa abbiamo parlato dei principi sui quali si basa il Sistema di produzione Toyota.

Da questi punti cardine si ricavano, essenzialmente, 3 lezioni, proviamo a vederle insieme:

1. Non c’è alcun sostituto all’osservazione diretta: il miglioramento, secondo Toyota, è impossibile senza l’osservazione diretta di come funzionano i processi. Non importa quello che vi dicono i diagrammi di flusso su come i processi dovrebbero funzionare, bisogna verificarne il funzionamento sul posto. Capire come funziona un processo, infatti, è il solo modo per comprendere dove è migliorabile.

2. Eventuali cambiamenti vanno sempre strutturati come se fossero dei veri e propri esperimenti: per migliorare un processo si può puntare sulla formazione dei collaboratori, provvedere all’acquisto di un nuovo software, o, ancora, eliminare le azioni prive di valore aggiunto.
Ma quale di queste azioni è la più efficace e la più efficiente se consideriamo le risorse investite e il tempo speso?

Non tutti gli sforzi tesi al miglioramento danno il medesimo risultato. Il Design of Experiments offre una tecnica validissima per strutturare ogni progetto di miglioramento come un vero e proprio esperimento. Registrando tutto ciò che facciamo e studiando il comportamento del processo prima, durante e dopo il nostro intervento, potremo sempre tornare alla situazione iniziale e tentare una nuova strada.

3. I responsabili devono insegnare e formare le persone, non risolvere i problemi in prima persona: questa è la “lezione” più difficile da imparare, almeno per noi occidentali. Nella nostra mentalità, infatti, gli interventi di miglioramento sono organizzati e impostati dal management e non da chi fa direttamente il lavoro operativo. Coinvolgere maggiormente i collaboratori, però, porta ad una presa di coscienza diversa dei problemi dell’azienda e spinge i lavoratori a crescere, a responsabilizzarsi e ad imparare ad essere maggiormente indipendenti nella risoluzione dei problemi.

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miojob: Castelli Calepio (BG)
Controllo Qualità (02/09/2008 - 14.41)

miojob: Trezzo sull’Adda (MI)
Addetto Controllo Qualità (02/09/2008 - 14.37)

TrovoLavoro: Umbria
Quality manager (02/09/2008 - 14.34)

Tiscali Lavoro: Brescia
Addetto Qualità specializzato Black Belt (02/09/2008 - 14.31)

CliccaLavoro: Lonate Pozzolo (VA)
Impiegato/a Qualità (02/09/2008 - 14.26)

InfoJobs: Podenzano (PC)
Ispettore Controllo Qualità (02/09/2008 - 11.56)

monster.it: Milano
Ingegnere di processo Area Supply chain (02/09/2008 - 11.53)

monster.it: Bergamo
Responsabile metrologia (02/09/2008 - 11.50)

CareerJet: Vergiate (VA)
Addetto Qualità magazzino (02/09/2008 - 11.35)

CareerJet: Brianza
Ispettore Controllo Qualità (02/09/2008 - 11.32)

CareerJet: Venezia
Addetto al laboratorio per Controllo Qualità materiali (02/09/2008 - 09.59)

JobonLine: Piacenza
Ispettore Controllo Qualità Prodotti Meccanici/Carpenteria (02/09/2008 - 08.58)

JobforItaly: Brescia
1 Addetto Controllo Qualità (02/09/2008 - 08.44)

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Nel 1890 nacque Ronald Aylmer Fisher, ideatore del DOE, il Design of Experiments.

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Misurare il coinvolgimento della Direzione nel progetto Qualità e il suo impegno per implementarlo non è un requisito della ISO9001:2000 ma è comunque interessante, almeno a giudicare dai giudizi che i Responsabili Qualità riservano, spesso, ai vertici aziendali.
Menefreghismo, scarso impegno, superficialità sono solo alcuni degli aspetti che vengono regolarmente messi in luce in qualunque situazione ci sia l'opportunità di confrontarsi tra colleghi.

Capire a priori quali sono le aziende interessate al semplice certificato ISO 9001 incorniciato da appendere al muro e quali, invece, vogliono utilizzare la Qualità per migliorarsi sembra essere un argomento che sta particolarmente a cuore ai professionisti che operano in questo campo.

Il primo indicatore che mette in luce la centralità della Qualità nella gestione di un'azienda è rappresentato dal numero di volte in cui i vertici aziendali esaminano i dati relativi alle vendite rispetto a quelli relativi al miglioramento e alla soddisfazione del cliente.

Quante volte i dati forniti dal Responsabile Qualità sono esaminati veramente a fondo? Quante, invece, rimangono sulle scrivanie a prendere polvere o giacciono dimenticati nella casella di posta elettronica?

Il secondo importantissimo indicatore è l'interesse dimostrato dalla Direzione nei confronti del periodico riesame del Sistema.
In che percentuale questa partecipazione è attiva? Come viene svolto il riesame? E' una semplice esposizione di dati da parte del Responsabile Qualità e una formalizzazione di azioni correttive decise più per dovere che per convinzione o è una tavola rotonda franca e aperta nella quale viene gettato il seme di una crescita e di un miglioramento futuri?

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monster.it: Castelfiorentino (FI)
Responsabile Controllo Qualità fornitori (01/09/2008 - 15.19)

InfoJobs: Lecco
1 Addetto Controllo Qualità (01/09/2008 - 11.58)

InfoJobs: provincia di Torino
Quality manager (01/09/2008 - 11.56)

Tiscali Lavoro: Brescia
Project leader Qualità (01/09/2008 - 11.37)

Tiscali Lavoro: Rovigo
Addetto Ufficio Qualità (01/09/2008 - 11.35)

TrovoLavoro: Busto Arsizio (VA)
Tecnico elettronico addetto alla Gestione del Sistema Qualità (01/09/2008 - 11.32)

lavoro.org: Milano
Consulente (01/09/2008 - 10.02)

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Nel 1863 nacque Henry Ford, industriale statunitense che rivoluzionò il mondo dell'organizzazione della produzione con notevoli influenze sulla società.

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Creare un'area per la segregazione del materiale non conforme è un modo ottimale per gestire i resi e per mantenere traccia dei prodotti difettosi acquistati o prodotti dalla vostra azienda.
Questo tipo di gestione, inoltre, impedisce che materiali non conformi finiscano, accidentalmente, nel ciclo produttivo o, peggio ancora, nelle mani dei clienti.

La costituzione di un'area di stoccaggio di questo tipo è un vero e proprio requisito per chi pensa di conformarsi ai dettami della ISO 9001 ma anche chi non vuole certificarsi farebbe bene a prendere in seria considerazione la cosa per migliorare la propria gestione delle non conformità.

Ma cosa significa materiale non conforme? "Non conforme" è quel prodotto, quel materiale o quel semilavorato che non è allineato con i requisiti espressi in precedenza da voi o dal cliente.
Le non conformità possono riguardare il colore, le dimensioni, eventuali graffi sulla superficie o altri danni. Qualunque sia il materiale in oggetto e qualunque sia il difetto riscontrato, stiamo parlando di qualcosa che non volete prosegua il suo iter sia per andare dal cliente sia per entrare a far parte del prodotto finito.

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