venerdì 8 giugno 2018

Liberiamo il nostro valore

(Fonte: "Starbene")

Vorresti esprimere le tue potenzialità e dar voce al tuo talento, ma non riesci a spiccare il volo: prima di gettare la spugna o di attribuire le tue défaillance a quel pizzico di fortuna che non ti viene mai in aiuto, chiediti se non sei proprio tu a “metterti i bastoni tra le ruote”. «Insospettabilmente, spesso siamo noi stessi i primi nemici della nostra crescita personale perché, invece di agire per arrivare alla meta, rimaniamo vittime di alcune psicotrappole prodotte dalla nostra mente, che agiscono da veri e propri ostacoli», spiega il professor Giorgio Nardone, psicoterapeuta e direttore del Centro di terapia strategica di Arezzo.
La soluzione? Riuscire a identificarli e imparare a disinnescarli per agire e raggiungere i propri obiettivi.


ABBANDONA I SOLITI SCHEMI


Uno dei principali intralci alla nostra realizzazione è «una sorta di “difetto di fabbricazione”che, per motivi neuropsicologici, è ben radicato nella nostra mente», spiega l’esperto. «Consiste nel
pensare che, per risolvere i problemi, la strada migliore sia quella di riutilizzare vecchie strategie che in passato si sono dimostrate vincenti, quasi si trattasse di jolly che non tradiscono mai. In realtà
non sempre è così: ogni situazione è irripetibile e tentare di affrontarla tout court con vecchi schemi spesso è la strada che porta al fallimento. Proprio per questo, se vogliamo raggiungere il risultato che ci siamo prefissati, dobbiamo analizzare le scelte compiute in passato, anche se di successo, e scoprire se sono ormai superate, se hanno ancora qualcosa di buono ma vanno riadattate alla situazione che stiamo vivendo, o infine, se è meglio cambiare completamente rotta», chiarisce il terapeuta. È un lavoro importante da compiere su se stessi per capire se non siamo intrappolati in modelli ormai superati che ci impediscono di vivere il presente e di sviluppare nostra crescita personale.


COLTIVA LA PERSEVERANZA


La tenacia è da sempre una qualità insostituibile per raggiungere il successo. A maggior ragione oggi, perché la perseveranza nel perseguire un risultato è un ingrediente spesso mancante soprattutto nelle nuove generazioni. «I più giovani tendono a desistere di fronte alle difficoltà perché non hanno sufficiente resilienza e faticano a rielaborare i momenti negativi e le frustrazioni, senza valutare che spesso sono solo una tappa verso il bersaglio prefissato», sottolinea lo psicoterapeuta. «Per arrivare alla meta è invece fondamentale imparare a non arrendersi , misurandosi anche sul fronte delle emozioni che ogni nuovo percorso smuove dentro di noi. Per esempio, ogni novità può provocare paura o sgomento del doversi misurare con qualcosa che non conosciamo. Allora, bisogna semplicemente valutare queste emozioni come “normali” e andare avanti. E mettere in conto che ci vuole fatica per coronare i propri sogni e che gli impedimenti che si incontrano fanno parte del gioco. Superarli ci consente di aumentare la nostra autostima, il vero motore propulsore della realizzazione personale. Al contrario, se ogni difficoltà viene percepita come insormontabile, si trasformerà in un pensiero negativo ricorrente che può diventare paralizzante», avverte Giorgio Nardone . 


Nei prossimi giorni continueremo a leggere come comportarci per evitare di autolimitarci nell'esprimere il nostro potenziale.

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