martedì 31 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 51

La definizione odierna è quella di "evidenza oggettiva" e, come vedremo, è un po' diversa nella versione dell'attuale ISO 9000:2005 e in quella della futura ISO 9001:2015.

Partiamo dalla ISO 9000:2005 che ci spiega che un'evidenza oggettiva è costituita da dati che supportano l'esistenza o la veridicità di qualcosa.

A questa definizione si aggiunge una nota che specifica come l'evidenza oggettiva possa essere fornita da osservazioni, misurazioni, prove o da altri mezzi.

La bozza della ISO 9001:2015 è del tutto identica alla ISO 9000:2005 per ciò che riguarda la definizione e questa nota ma, rispetto aldocumento attualmente in vigore, aggiunge una seconda nota per spiegare che un'evidenza oggettiva che si riferisca a un audit di solito consiste in registrazioni, fatti o altre informazioni che siano rilevanti per ciò che concerne i criteri dell'audit e verificabili.

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lunedì 30 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 50

La definizione odierna è "informazione" che rimane del tutto identica nell'attuale ISO 9000:2005 e nella bozza della ISO 9001:2015.

Anch'essa come la definizione che abbiamo visto insieme venerdì, estremamente sintetica.

Un'informazione è data da un insieme di dati significativi.

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venerdì 27 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 49

La nostra nuova definizione è "dati" che non è presente nell'attuale ISO 9000:2005 anche se nel documento si accenna ai dati spiegando che le decisioni efficaci devono basarsi proprio sull'analisi di dati e di informazioni

La bozza della ISO 9001:2015 ci spiega che, con la parola "dati" si definiscono i fatti che riguardano un oggetto.
Definizione estremamente sintetica e semplice, come potete vedere.

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giovedì 26 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 48

La definizione di cui ci occuperemo oggi è quella di "servizio" che non è presente in questa forma nell'attuale ISO 9000:2005 anche se, come abbiamo visto nei giorni scorsi, veniva già ben abbozzata all'interno della definizione di "prodotto".

La futura ISO 9001:2015 che, introducendo il concetto di "output" ha provveduto a fare un po' di ordine, ci spiega che il servizio è un output intangibile (a differenza, come abbiamo visto ieri, del prodotto) ed è il risultato di almeno un’attività necessariamente effettuata all'interfaccia tra il fornitore ed il cliente.

La Nota 1 che accompagna la definizione aggiunge che l'erogazione di un servizio può comportare, per esempio:
- un'attività eseguita su di un prodotto tangibile fornito dal cliente (esempio: un'automobile da riparare);
- un'attività eseguita su di un prodotto intangibile fornito dal cliente (esempio: la dichiarazione dei redditi per richiedere un rimborso fiscale);
- l'erogazione di un prodotto intangibile (esempio: l'erogazione di informazioni nel contesto della trasmissione di conoscenze);
- la messa a disposizione di un ambiente per il cliente (esempio: nel settore alberghiero e della ristorazione).

Fino a qui, come potrete certamente notare, si ricalca in pieno la definizione di servizio che l'attuale ISO 9000:2005 aveva già dato all'interno di quella di prodotto. In più la futura ISO 9001:2015 aggiunge che un servizio è qualcosa la cui esperienza viene vissuta da un cliente.


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mercoledì 25 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 47

La definizione di cui ci occuperemo oggi è quella di "prodotto" che è già presente nell'attuale ISO 9000:2005 anche se risulta un po' diversa da quella che ritroviamo nella futura ISO 9001:2015.

La Nota 1 che accompagna la definizione nella ISO 9000:2005, ad esempio, l'abbiamo già anticipata ieri perché nella nuova ISO 9001:2015 va a costituire la Nota 1 della definizione di "output".

La futura definizione di "prodotto", invece, si limita a spiegarci che esso non è altro che un output, cioè il risultato di attività che non si svolgono necessariamente durante l'interazione tra il provider (fornitore) e il cliente (come, vedremo invece domani, succede per i cosiddetti servizi).

La definizione attualmente presente nella ISO 9000:2005 spiegava che il prodotto è il risultato di un processo e, come potete vedere, questa è la nuova definizione di "output" che abbiamo visto ieri.

La differenza tra la definizione data dalla ISO 9000:2005 e la ISO 9001:2015 sta, in fondo, tutta qua e si può riassumere con l'aver introdotto la definizione di "output".

La nuova Nota 1 aggiunge che l'hardware è - generalmente - qualcosa di tangibile e presenta caratteristiche misurabili.Anche i materiali da processo continuo sono generalmente tangibili e la loro quantità presenta caratteristiche continue.
Spesso ci si riferisce ad entrambi con il termine di "beni", "merci".

Il software, invece, è composto da informazioni ed è solitamente intangibile. Può presentarsi, per esempio, in forma di approcci, transazioni o procedure

La vecchia Nota 2, che nella futura ISO 9001:2015 non sarà più presente, ci dava qualche informazione in più sul "servizio" ma affronteremo questo discorso domani, quando esamineremo proprio questa definizione.

Nell'attuale definizione di "prodotto" c'è anche una Nota 3 che non ritroviamo nella futura ISO 9001:2015 e che spiega come l'assicurazione della qualità sia principalmente mirata al prodotto che si intende realizzare.

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martedì 24 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 46

La definizione di cui ci occuperemo oggi è quella di "output" che risulta completamente nuova in quanto non presente nell'attuale ISO 9000:2005.

La bozza della nuova ISO 9001:2015 ci spiega che un output non è altro che il risultato di un processo.

La Nota 1 che va a completare la definizione aggiunge che esistono quattro categorie di output:

- i servizi;
- il software;
- l'hardware;
- i materiali processati

e specifica che, essendo molti output composti da elementi che appartengono a categorie differenti tra le quattro indicate, prendono il nome di "servizio", "prodotto", "software", "hardware" o "materiali processati" dal loro elemento dominante.

La Nota 2 conclude la definizione con una piccola nota sulla differenza che esiste tra il "prodotto" la cui proprietà può essere tranquillamente trasferita e il "servizio" per il quale questa cosa non è così immediata.

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lunedì 23 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 45

La definizione 45 è "obiettivo per la qualità" e, come vedremo, è quasi identica a quella dell'attuale ISO 9000:2005.

Nella nuova ISO 9001:2015 si definisce come obiettivo per la qualità un obiettivo che si riferisce alla qualità.
La definizione che ritroviamo nell'attuale ISO 9000:2005 lo definiva, invece, come qualcosa cui si aspira o a cui si mira, relativo alla qualità.
Nella nuova definizione, dunque, si sottolinea fortemente la parola "obiettivo" perché "qualcosa cui si aspira o a cui si mira" è considerato troppo vago.

Le nuove Nota 1 e Nota 2 sono del tutto sovrapponibili alle attuali Nota 1 e Nota 2della ISO 9000:2005.


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venerdì 20 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 44

La definizione di oggi è "progettazione e sviluppo" ed è un po' diversa da quella dell'attuale ISO 9000:2005.

Nella nuova ISO 9001:2015 si definisce, infatti, come progettazione e sviluppo l'insieme di processi che trasforma i requisiti di un oggetto in requisiti più dettagliati.

Rispetto alla ISO 9000:2005 si introduce, anche in questo caso, la parola "oggetto" e non si afferma più che la progettazione e sviluppo è l'insieme di processi che trasforma requisiti in caratteristiche
specificate o nella specifica di un prodotto, di un processo o di un sistema.

Dunque, si preferisce rimanere più sul generico e parlare di "requisiti più dettagliati" senza specificare in cosa possano consistere (ad esempio, appunto, caratteristiche specificate, o la specifica di un prodotto, di un processo o di un sistema).

La nuova Nota 1 che accompagna la definizione è del tutto nuova e afferma che i requisiti che vanno a costituire gli input per la progettazione e lo sviluppo possono essere espressi in modo più generale rispetto a quelli che vanno a costituire l'output della progettazione e sviluppo e che in un progetto ci possono essere diverse fasi di progettazione e sviluppo.

L'attuale Nota 1 della ISO 9000:2005 è diventata la nuova Nota 2 della ISO 9001:2015 che afferma, molto semplicemente, che i termini "progettazione" e "sviluppo" sono utilizzati a volte come sinonimi ed a volte per definire fasi differenti di un processo generale di progettazione e di sviluppo.

La nuova Nota 3, infine, corrisponde all'attuale Nota 2 della ISO 9000:2005 e specifica che - per indicare la natura di ciò che si sta progettando e sviluppando - può essere adottato un termine qualificativo (esempio: progettazione e sviluppo del prodotto o progettazione e sviluppo del processo).

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giovedì 19 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 43

La definizione 43 è "contratto" ed è del tutto identica a quella dell'attuale ISO 9000:2005 se non per il fatto che viene eliminata la nota che l'accompagna.

Anche nella nuova ISO 9001:2015, dunque, si definisce un contratto come un accordo vincolante ma non si aggiunge più che, in questo standard internazionale, il concetto di contratto è definito in maniera generica e che l'utilizzo della parola può essere più specifico in altri documenti ISO.

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mercoledì 18 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 42

La definizione odierna è "innovazione" ed è del tutto nuova perché non la ritroviamo nell'attuale ISO 9000:2005.

Nella nuova ISO 9001:2015, dunque, si definisce l'innovazione come il processo che porta ad avere un oggetto del tutto nuovo o cambiato nella sostanza.

Per capire meglio di cosa stiamo parlando, la definizione è completata da una Nota 1 che aggiunge che l'oggetto, in questo caso, potrebbe essere un sistema di gestione, un processo, un prodotto, un servizio o una tecnologia.


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martedì 17 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 41

La definizione di oggi è "rintracciabilità" e, come vedremo, non cambia rispetto a quella pubblicata nell'attuale ISO 9000:2005 se non in qualche piccola parte.

Anche nella nuova ISO 9001:2015, dunque,si definisce la rintracciabilità come la capacità di risalire alla storia, all'utilizzazione o all'ubicazione di un oggetto.
La vecchia definizione, al posto della parola "oggetto" usava le parole "ciò che si sta considerando" e questa è la prima piccola differenza.

La nota 1, anche in questo caso quasi identica alla precedente, spiega che parlando di un prodotto o di un servizio, la rintracciabilità può riferirsi:
- all'origine di materiali e di componenti;
- alla storia della sua realizzazione;
- alla distribuzione e all’ubicazione del prodotto o del servizio dopo la consegna.
Rispetto alla precedente Nota 1 vediamo che, accanto alla parola "prodotto" è stata aggiunta la parola "servizio".

Infine, la Nota 2, è del tutto identica alla precedente Nota 2 se non per il fatto che cambia la norma di riferimento citata che non è più la VIM:1993 (International vocabulary of basic and general terms in metrology) ma la ISO/IEC GUIDE 99: 2007.

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lunedì 16 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 40

La definizione 40 non è nuova perché è presente anche nella ISO 9000:2005. Si tratta di "difetto".

Nella bozza della ISO 9001:2015 leggiamo che un difetto è una non conformità che si riferisce a un'utilizzazione prevista o specificata. La definizione che ritroviamo, invece, nella ISO 9000:2005 non parla di non conformità ma di mancato soddisfacimento di un requisito e, in questo, la nuova norma si presenta come più stringente. Per poter parlare di difetto, occorre essere in presenza di una non conformità ben circostanziata.



In questo senso, finalmente capiamo bene la nota 1 che era già presente nella ISO 9000:2005 e che specificava come la distinzione concettuale tra "difetto" e non conformità fosse importante in quanto ha implicazioni legali, anche associate alla responsabilità da prodotto e che, di conseguenza, il termine "difetto" dovrebbe essere utilizzato con molta cautela. La nuova nota 1 aggiunge solamente la parola "servizio" accanto a "prodotto".

La nota 2, invece, è identica in entrambe le versioni della definizione.

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venerdì 13 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 39

Anche la definizione 39 è nuova (non si ritrova, dunque, nella ISO 9000:2005) ed è "requisito normativo".

Nella bozza della ISO 9001:2015 leggiamo che un requisito normativo ("regulatory requirement") è un obbligo che è stato specificato da un'autorità che ha il potere di farlo perché designata da un organismo apposito.


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giovedì 12 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 38

La definizione 38 è nuova (non si ritrova, dunque, nella ISO 9000:2005) ed è "obbligo di legge".

Nella bozza della ISO 9001:2015 leggiamo che un obbligo di legge ("statutory requirement") è un obbligo che è stato specificato da un organo legislativo e che deve essere rispettato obbligatoriamente.

Si tratta, quindi, di una cogenza.

A questo proposto vi segnaliamo questa pagina del sito UNI dove si spiega nel dettaglio il rapporto tra norme e cogenze.

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mercoledì 11 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 37

La definizione 37 non è nuova ed è quasi sovrapponibile a quella che ritroviamo nell'attuale ISO 9000:2005.

Si tratta di "qualità" che nella bozza della ISO 9001:2015 viene descritta come grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche di un oggetto soddisfa i requisiti.
"Di un oggetto" l'abbiamo evidenziato col neretto perché nella versione del 2005 non c'è (per forza, non era ancora stata data la definizione di "oggetto" che abbiamo visto insieme ieri!).

La nota 1 che si aggiunge alla definizione è perfettamente sovrapponibile alla "vecchia" nota 1 mentre nella 2 troviamo nuovamente un riferimento al termine "oggetto" perché si afferma che l'aggettivo "intrinseco", come contrario di "assegnato" significa che è presente in un oggetto.

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martedì 10 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 36

Anche la definizione che esamineremo insieme oggi è del tutto nuova.
Stiamo parlando di "oggetto" che nella bozza della ISO 9001:2015 è la definizione numero 36.

Leggendo la norma, apprendiamo che un oggetto è un'entità reale o che si può comunque immaginare come, ad esempio, un prodotto, un servizio, un processo, una persona, un'organizzazione, un sistema, una risorsa, le procedure, i documenti, le metodologie, le tecniche, ecc.

La nota che va a completare la definizione aggiunge che un oggetto può essere materiale (come, ad esempio, un motore, un foglio, un diamante) o immateriale (come un rapporto di conversione o il piano di un progetto) ma anche del tutto immaginario (e la norma, per farci capire meglio cosa intende, ci fa l'esempio di un unicorno!)

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lunedì 9 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 35

La definizione che esamineremo insieme oggi è del tutto nuova e va ad inserirsi, a pieno diritto, nella filosofia che sta alla base della nuova norma.
Si tratta di "strategia" e la bozza della ISO 9001:2015 ci spiega come una strategia non sia altro che un insieme di attività pianificate che si rendono necessarie per raggiungere un obiettivo.

Anche in questo caso, dunque, niente di troppo complicato ma una nuova forte affermazione di ciò che ci si aspetta dalle organizzazioni.

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venerdì 6 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 34

La definizione 34, è "politica per la qualità".

La descrizione che ritroviamo nella nuova ISO 9001:2015 è un po' diversa rispetto a quella pubblicata nell'attuale ISO 9000:2005.
La bozza della nuova norma, infatti, specifica che la politica per la qualità è una politica che si riferisce alla qualità mentre la versione attuale specifica che la politica per la qualità è composta dagli obiettivi e dagli indirizzi generali di un'organizzazione, relativamente alla qualità, ed espressi in modo formale dall’alta direzione.

Come potete vedere subito,  non si parla più di una politica per la qualità formalizzata e non si specifica nel dettaglio in cosa debba consistere la "nuova" politica per la qualità.

Finalmente, grazie al nuovo testo, riusciamo a capire la nota 1 (quasi identica nella versione del 2005 e in quella futura del 2015) che afferma che, di regola, la politica per la qualità è coerente con la politica complessiva dell'organizzazione e fornisce una struttura per individuare gli obiettivi per la qualità. Non ha senso, dunque, avere una politica per la qualità che sia avulsa dalla politica generale dell'organizzazione!

La bozza della nuova norma aggiunge a tutto questo che la politica per la qualità deve essere allineata con la vision e la mission aziendali, come è logico che sia.

La nota due, che completa la nuova definizione, è del tutto identica a quella presente nella versione del 2005.

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giovedì 5 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 33

La nostra definizione odierna, la numero 33, è quella di "sistema di gestione per la qualità".






La definizione che ritroviamo nella nuova ISO 9001:2015 è del tutto sovrapponibile a quella pubblicata nell'attuale ISO 9000:2005 se non per il fatto che si limita ad affermare che il sistema di gestione per la qualità è un sistema di gestione che si riferisce alla qualità e non aggiunge più che serve per guidare e tenere sotto controllo un'organizzazione con riferimento alla qualità.

Perché mai questo cambiamento, seppure sottile, secondo voi?

Perché la nuova visione del sistema deve essere più ampia e completa e il nostro sistema di gestione per la qualità deve arrivare a comprendere tutti gli elementi necessari affinché l'organizzazione possa formulare le proprie politiche, i propri obiettivi, definire gli indicatori necessari per verificarne il buon funzionamento.



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mercoledì 4 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 32

Oggi ci occuperemo della definizione di "infrastruttura", la trentaduesima.

La nuova definizione che ritroviamo nella bozza della ISO 9001:2015 è, anche in questo caso, del tutto identica a quella che possiamo leggere nell'attuale ISO 9000:2005 e precisa che un'infrastruttura è un sistema di mezzi, attrezzature e servizi necessari per il funzionamento di un'organizzazione.

Nessuna novità e nessun dubbio nella sua comprensione, dunque, vero?

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martedì 3 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 31

Oggi ci occuperemo della definizione di "sistema", la trentunesima.

La nuova definizione che ritroviamo nella bozza della ISO 9001:2015 è del tutto identica a quella che possiamo leggere nell'attuale ISO 9000:2005 e ci spiega  che un sistema non è altro che un insieme di elementi tra loro correlati o interagenti.

A domani per una nuova definizione!

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lunedì 2 marzo 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 30

La trentesima definizione è quella di "gestione per la qualità" che rimane in tutto e per tutto identica a quella dell'attuale ISO 9000.

Si torna, dunque, a ribadire il concetto che gestire la qualità significhi coordinare una serie di attività per guidare e tenere sotto controllo un'organizzazione in materia di qualità e che questo implichi, di regola, definire la politica per la qualità, gli obiettivi per la qualità, la pianificazione della qualità, il controllo della qualità, l'assicurazione della qualità ed il miglioramento della qualità.

A domani!

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