mercoledì 17 ottobre 2007

Six Sigma e piccole aziende

Spesso, nell’applicazione della Qualità, si sente parlare di metodologie che sembrano lontane dalla realtà italiana, o almeno da quella delle piccole aziende.
Uno di questi strumenti è rappresentato dal Six Sigma.

Anche chi guida una piccola organizzazione, però, può percepire l’utilità del Six Sigma nella gestione delle attività di tutti i giorni.
Un’azienda “customer oriented”, che abbia, cioè, intenzione di lavorare nell’ottica di migliorare la soddisfazione dei propri clienti e di aumentare il giro d’affari, può avere comunque voglia di applicare uno strumento per il miglioramento continuo come il Sei Sigma che porta, se ben applicato, ad una riduzione degli scarti e al contenimento dei costi.
In fondo, come abbiamo detto altre volte, la Qualità non deve essere riservata solo alle aziende con grandi possibilità in campo economico.

Come fare, dunque?
Come può una piccola azienda di 50-100 persone accollarsi le spese per avviare uno o più progetti Six Sigma?

La soluzione potrebbe essere quella di affidarsi ad un professionista in possesso della certificazione “Black Belt”, utilizzandolo per avviare da subito un progetto volto a diminuire gli sprechi e per formare, all’interno dell’azienda, delle “Green Belt” destinate a portare avanti, invece, tutto il lavoro operativo.

Dopo un breve periodo di formazione, il personale Green Belt sarà in grado di accollarsi tutto il lavoro progettato e pianificato dalla Black Belt, facendo diminuire i costi legati ad una consulenza esterna.
L’avvio in parallelo di un progetto per il contenimento dei costi, inoltre, può far recuperare fin da subito, almeno in parte, i costi spesi per portare all’interno dell’azienda il know-how necessario all’implementazione dello strumento.

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