venerdì 3 aprile 2015

ISO 9001:2015 - Paragrafo 3: Termini e definizioni - 54

La definizione odierna è una nostra vecchia conoscenza perché si tratta del termine "verifica" che ritroviamo nella ISO 9000:2005 anche se, come vedremo, nella nuova ISO 9001:2015 le note che accompagnano la definizione sono del tutto diverse.

La ISO 9000:2005 e la ISO 9001:2015 concordano nel definire la verifica come la conferma, sostenuta da evidenze oggettive, del soddisfacimento di requisiti specificati.

La nuova definizione, però, è accompagnata da tre note (l'attuale ISO 9000:2005 si ferma a due) che vanno a chiarirci ulteriormente le idee sulla verifica.
Vediamole una ad una:

Nota 1 - Ci spiega che le evidenze oggettive delle quali si parla nella definizione e che sono necessarie per eseguire una verifica possono essere il risultato di un controllo o di altre forme di accertamento quali lo sviluppo di calcoli alternativi o il riesame di informazioni documentate.

Come vedete, rispetto alla ISO 9000:2005 che, per compiere un'attività di verifica, ci suggeriva di ricorrere ad attività quali il confronto di una nuova specifica di progettazione con una specifica simile già applicata, l'esecuzione di prove e di dimostrazioni o il riesame dei documenti prima della loro diffusione, la nuova ISO 9001:2015 resta più sul vago e lascia che ogni organizzazione trovi in autonomia le migliori attività che le permetteranno di compiere le verifiche.
 
Nota 2 - Le attività svolte per la verifica a volte vengono denominate come processo di qualificazione.

Nota 3 - Il termine "verificato" viene utilizzato per indicare lo stato corrispondente. Questa nota è del tutto identica all'attuale Nota 1 che ritroviamo nella ISO 9000:2005.





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