lunedì 26 ottobre 2009

Mettere in pratica il Getting Things Done

Nel post precedente abbiamo fatto una breve introduzione del metodo abbreviato con la sigla GTD (Getting Things Done).

I nostri impegni, scritti e suddivisi in liste come abbiamo visto, andranno poi ulteriormente divisi nel modo seguente:

- Azioni da fare al più presto: qui andranno elencati gli impegni che richiederanno la nostra attenzione in futuro e qualsiasi cosa che necessiti una decisione

- Progetti: in questa lista andranno riunite le attività che richiedono più di un'azione e che, quindi, dovranno essere riviste periodicamente per assicurarsi che vengano completate

- In attesa: è una lista utilizzabile per catalogare gli impegni che abbiamo delegato a terzi dai quali aspettiamo un riscontro

- Forse: in questa ultima categoria ci saranno le cose che vanno fatte, ma non in questo momento

Il metodo, dunque, si divide in due momenti ben precisi:

1. Archiviare

Liberare la mente segnando tutti gli impegni, le attività e le idee in un luogo comodamente accessibile

2. Processare

Bisogna quotidianamente analizzare le nostre liste, facendo scorrere gli impegni secondo queste regole:

- si inizia dal primo
- si analizza un impegno per volta
- non si torna sulle decisioni prese

Proviamo?

(Leggi tutte le riflessioni dello Staff di QualitiAmo sul forum di QualitiAmo - La Qualità gratis sul web)

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