giovedì 8 luglio 2010

Obiettivi e livelli di pianificazione e controllo

Il livelli individuabili che fanno capo al processo di pianificazione e controllo sono:

1) pianificazione e controllo strategico
2) pianificazione e controllo direzionale/manageriale
3) pianificazione e controllo operativo

La pianificazione strategica è il processo di definizione e implementazione della strategia "attraverso il quale si decidono oggi le azioni da intraprendere per raggiungere gli obiettivi di domani".
Mediante questo processo si definiscono gli obiettivi di fondo della gestione aziendale e si individuano le linee strategiche per raggiungerli (orizzonte temporale di medio-lungo termine)

Il controllo di gestione è un sistema di strumenti, processi, ruoli e soluzioni informali che vuole indurre comportamenti individuali e organizzativi in linea con il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Si realizza attraverso l'utilizzo di misure analitiche e la responsabilizzazione su parametri obiettivo (controllo dei risultati).

Nella prassi delle aziende si esplicano in questo modo:

controllo strategico: la nostra strategia è ancora valida? Se non lo è, come dovrebbe cambiare?
controllo di gestione: i comportamenti dei dipendenti sono in linea con gli obiettivi aziendali? Se non lo sono, come influenzarli nella direzione desiderata?

Chi si occupa di controllo strategico si concentra prevalentemente sull'esterno dell'azienda, analizzando il mercato e il ruolo rivestito in esso dalla propria organizzazione cercando di trovare i modi per competere al meglio con le altre unità economiche, in virtù della propria particolare combinazione di punti di forza e di debolezza.

Chi si occupa di controllo di gestione si focalizza prevalentemente sull'interno dell'azienda, alla ricerca dei modi mediante i quali influenzare nella maniera desiderata il comportamento dei propri dipendenti.

Obiettivi del controllo sono:

1) indurre comportamenti individuali e organizzativi in linea con il raggiungimento degli obiettivi
2) monitorare continuamente l'andamento dell'attività
3) valutare le prestazioni manageriali
4) coordinare le diverse attività sia orizzontalmente che verticalmente
5) mantenere le attività dell'organizzazione all'interno di uno spazio ritenuto accettabile dai diversi stakeholder

I benefici che derivano dal controllo si possono elencare in questo modo:

1) contribuisce ad affermare una cultura meritocratica, cioè basata sui risultati e sul merito individuale
2) rafforza la motivazione individuale
3) assume una forte valenza comunicativa sulle priorità aziendali e sui cambiamenti nelle traiettorie strategiche operative
4) determina una larga diffusione della conoscenza su strategie, obiettivi, responsabilità, processi interni e comportamenti del mercato e dei concorrenti

Le distorsioni del controllo sono, invece, queste:

1) eccessivo orientamento al breve termine (miopia manageriale)
2) l'attenzione e l'impegno dei dipendenti si indirizza sulle variabili oggetto di specifica misurazione
3) si utilizzano "trucchetti contabili" per mostrare risultati maggiormente in linea con gli obiettivi
4) si possono determinare elevati livelli di stress e di competizione interna, con riduzione dello spirito di gruppo e un'eccessiva enfasi sulle misurazioni

Siete d'accordo? Volete aggiungere qualcosa?

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