giovedì 15 dicembre 2011

Il potere di un "grazie!"

Periodicamente torniamo sull'argomento anche se non dovrebbe essercene bisogno (invece, purtroppo, di bisogno ce n'è eccome a giudicare da quello che si vede in giro).

C'è qualcosa che dovremmo imparare a fare che porta grandi vantaggi e non costa nulla: ringraziare chi lavora con noi e ha eseguito bene un compito, sia esso un dipendente, un collega, un superiore, un collaboratore, un fornitore o un cliente.
Impariamo anche a ringraziare quando ci fanno un piacere o quando riceviamo un'attenzione non scontata.
 
Sembra tutto veramente molto semplice da fare, eppure tendiamo spesso a dimenticarcene. Ogni giorno assistiamo a ottime prestazioni che non vengono riconosciute da nessuno e noi stessi le diamo per scontate, dimenticando quanto siano - invece - importanti.


Al "grazie", quando è possibile, aggiungiamo anche il nome della persona in questo modo: "grazie, Marilena" o "grazie sig. Rossi". Ovviamente non fatelo per mera ipocrisia ma perché ritenete importante associare a questo rongraziamento la persona che se l'è guadagnato.

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1 commento:

Nicola ha detto...

Spesso la motivazione del personale è raggiungibile con semplici (e gratuiti) gesti come ringraziare i propri dipendenti!