lunedì 23 agosto 2010

Le aziende e il tempo

L'azienda è un fenomeno di tempo.
Solo nel tempo, l’azienda, può esplicare la sua funzione economica di produzione di ricchezza perché essa è un fenomeno proiettato nel tempo.

Il tempo può essere considerato in due modi:

1) la durata dei fatti aziendali (breve periodo, lungo periodo)
2) il ritmo (individua la frequenza e la direzione di un fenomeno nell'ambito di una dimensione temporale considerata)

Il ritmo, a sua volta, ha due aspetti:

1) quantitativo (frequenza)
2) qualitativo (direzione evolutiva o direzione involutiva)

Il fattore tempo è importante anche quando prendiamo in esame i cicli della gestione che sono:

- il ciclo operativo (va dal ricevimento dei materiali per la produzione all'incasso dei crediti)
- il ciclo economico (va dal ricevimento dei materiali per la produzione alla vendita dei prodotti finiti)
- il ciclo monetario (va dal pagamento dei fornitori all'incasso dei crediti)

I caratteri che distinguono i cicli operativi sono tre:

1) durata
2) frequenza (o velocità)
3) potenzialità

Il tempo economico aziendale, inoltre, si valuta anche attraverso le "durate temporali" critiche che sono:

1) il time to market (va  dalla concezione di un nuovo prodotto alla sua immissione sul mercato)
2) il tempo di attraversamento (si compone del tempo di lavorazione più il tempo di ispezione/controllo, più il tempo di movimentazione, più il tempo di attesa e di immagazzinamento. Il tempo di attraversamento non aggiunge valore quindi più si riesce a ridurre, meglio è)
3) il ciclo di tempo di un ordine (va dalla trasmissione dell'ordine alla consegna al cliente del prodotto finito)

Provare a comprimere questi tempi ha diversi effetti positivi:

- riduzione del capitale circolante e del capitale fisso
- aumento della velocità dei ricavi e degli incassi
- migliori condizioni per la formazione del reddito e dei flussi di cassa
- riduzione dei costi operativi

I rischi legati alla riduzione delle tempiche, però, vanno considerati e sono:

- una possibile proliferazione dei prodotti
- l'esigenza di controllo dell'evoluzione tecnologica
- un aumento dei costi della complessità non proporzionale ai vantaggi in termini di ricavi

Vi vengono in mente altri vantaggi e/o rischi?

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