martedì 4 settembre 2012

Il fattore "wow"

Molti libri americani di management si sono occupati spesso del cosiddetto "fattore wow". 
Il fattore wow è quella cosa che ognuno di noi ha, anche se molte persone lo tengono ben nascosto, e che, se incoraggiato, riuscirebbe a farci risaltare in mezzo a tutti gli altri.

Credereste, ad esempio, che Winston Churchill fosse uno studente universitario piuttosto scarso e che gli scritti della famosissima J.K. Rowling fossero stati rifiutati moltissime volte dagli editori prima di Harry Potter? Eppure in entrambi covava il fattore wow che, per fortuna, sono riusciti a tirare fuori al momento giusto.

Ma dove troviamo il fattore wow? Ad esempio in un buon discorso che abbiamo fatto quella volta in cui ci siamo resi conto che tutti ci stavano ascoltando con grande attenzione, oppure quando avete sentito di essere infallibili e che tutto, davvero tutto, potesse accadere.
 

In poche parole: stupore e meraviglia.
 
Tutti hanno momenti simili nella loro vita perché tutti, prima o poi, facciamo qualcosa che "accende la luce" e ci trasforma (anche se per breve tempo). E' proprio in quel momento, quando il mondo esterno ci guarda con occhi nuovi, che dobbiamo essere consci del nostro talento (o che, da manager, dobbiamo riuscire a cogliere il talento altrui).

 
E' un po' come innamorarsi, anche se si tratta di innamorarsi di ciò che si fa in ufficio.


A domani per continuare il discorso.

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