lunedì 3 settembre 2012

Il nuovo ruolo del manager

Vi siete accorti di quanto - negli ultimi anni - l'emergere di nuove tecnologie (in particolare degli
strumenti di lavoro tesi alla collaborazione) e l'ingresso nel mondo del lavoro dei nativi digitali abbiano profondamente rivoluzionato l'attività dei manager?


Oggi un bravo manager non dovrebbe più gestire le cose come si faceva 20 anni fa. Da un ruolo di vecchio stampo basato sul comando e sul controllo, sul dare ordini e sul controllare la loro esecuzione, i bravi manager dovrebbero essere capaci di passare a comportamenti in grado di adattarsi alla nuova situazione meno gerarchica e più centrata sulla collaborazione e sulla fiducia che sull'esercizio del potere.
 
L'informazione - come abbiamo visto moltissime volte - sta diventando pervasiva, dentro e fuori l'azienda. Il manager non può più essere soddisfatto solamente dalla sua conoscenza (una volta
esclusiva e riservata ai quadri) utilizzata come attributo del potere.
L'ambiente tecnologico spinge inevitabilmente il manager avveduto a far crescere ulteriormente i membri della squadra e a responsabilizzarli.

 
In definitiva, grazie ai moderni strumenti che ci permettono una supervisione del lavoro con meno invadenza, il ruolo di "manager" che ordina e controlla in maniera pesante può andare definitivamente in pensione, a vantaggio di quello di supervisore del lavoro di squadra.


Nella vostra organizzazione i manager hanno già fatto questo salto culturale?

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