mercoledì 16 dicembre 2015

Le quattro attitudini da capitalizzare

(Fonte: "D")

Il sogno americano del self-made man non è mai stato così italiano. Parola di Annalisa Rolandi, psicologa (...), che racconta come il talento sarà sempre più la carta vincente sul lavoro, mentre le competenze professionali contano meno che in passato.

"Da un'indagine sugli amministratori delegati di grandi imprese italiane è emerso il disorientamento del management, dal momento che i modelli di gestione tipici del passato sono stati messi in discussione dallo tsunami economico di questi anni" (...)

Ancora non è chiaro quali saranno le nuove competenze su cui puntare per rilanciare le società, per questo si è smesso di selezionare in base alla laurea e al master e ora si punta su persone "H.E.R.O.", come li definisce Fred Luthans, professore amiericano di psicologia del lavoro: un acronimo che sta per "hope" nel senso di determinazione, efficacia, "resilience" ovvero elasticità e ottimismo. Sono queste le fondamenta del "capitale psicologico", le 4 caratteristiche comportamentali che una persona oggi deve avere per fare strada nel mondo del lavoro.

Le persone determnate che hanno la certezza di sapercela fare, quelle che meglio riescono a risollevarsi dagli insuccessi e gli ottimisti che sanno trovare strade alternative per raggiungere il proprio obiettivo, sono le più ricercate dalle aziende, dice la professoressa Rolandi, che rassicura anche coloro che non ne sono istintivamente equipaggiati, perché il 50% ha queste doti grazie alla genetica, ma l'altra metà se le costruisce con il tempo, come frutto di un bagaglio culturale ed esperenziale.

Se il capitale psicologico è il patrimonio che caratterizza un individuo rispetto a un altro - ed è anche quello che insomma aiuta a esprimere il talento che ognuno possiede, trovando in se stessi le risorse per riuscire - il metodo H.E.R.O. si adatta perfettamente alla nuova era digitale. Molti perfetti sconosciuti, attarverso un'applicazione per lo smartphone, un servizio online o un sito, sono diventati famosi e ricchi basandosi soprattutto sulle proprie buone "vibrazioni". 
"Oggi il vantaggio competitivo è raggiungibile attraverso la liberazione e lo sviluppo delle potenzialità psicologiche positive", sostiene Rolandi, "e funziona a maggior ragione nel campo digitale, in cui c'è più possibilità che un singolo abbia successo al di là del proprio curriculum".

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