martedì 15 dicembre 2015

Stage - uno su dieci ce la fa

(Fonte: "D")

Sono 320mila i giovani che hanno fatto uno stage in un'impresa privata nel 2014, secondo il dossier "Formazione continua e tirocini formativi" del rapporto Excelsior di Unioncamere.
E rispetto a chi li ha preceduti - almeno coloro che hanno svolto stage "extracurricolari", cioè dopo il diploma o la laurea - hanno avuto condizioni migliori: da quando, tra il 2013 e il 2014, è entrata in vigore regione per regione una nuova normativa, infatti, si è finalmente delineato un chiaro schema di garanzie e diritti, tra cui quello al rimborso spese - tra i temi più importanti per i giovani che, il 10 novembre, sono scesi in  piazza in quattro continenti per la prima "Giornata internazionale degli stagisti".

I tirocini extracurricolari in Italia non possono più essere gratuiti: ogni regione ha posto un limite minimo - dai 300 euro al mese della Sicilia e di Trento ai 600 di Piemonte e Abruzzo - per garantirne la sostenibilità economica e non escludere i meno abbienti dall'uso di questo strumento per accrescere le competenze.

Resta invece aperto il problema della confusa regolamentazione dei tirocini curricolari, quelli svolti per esempio dagli studenti. Per loro non solo non c'è alcun diritto al rimborso, ma manca un quadro normativo definito, dato che il vecchio decreto ministeriale di riferimento, (il 142/1998), per effetto dell'accavallamento con le nuove leggi regionali, risulta inutilizzabile.

Ma gli stagisti d'Italia sono molti di più dei 320mila censiti da Unioncamere: a quelli nelle aziende private vanno aggiunti quelli in enti pubblici e non profit, per un totale intorno al mezzo milione l'anno.

Sempre secondo il rapporto, un aspetto rilevante è che i tirocinanti sono in leggero aumento rispetto all'anno precedente (+3,1%) e lo stage resta una porta appena socchiusa sul mondo del lavoro: solo l'11,9% nel 2014 ha avuto una proposta di assunzione.
Un miglioramento, comunque, rispetto al passato: tra il 2010 e il 2013 la percentuale non aveva mai superato il 10%.

Anche per questo è importante scegliere con cognizione: conoscere il mercato degli stage e confrontare le offerte per limitare le perdite di tempo. Specie perché, in Italia, la categoria non è fatta solo di giovanissimi: quasi un terzo degli stagisti del 2014 viene dall'università (...).
Interessate ai profili "alti" sono soprattutto le grandi aziende (in quelle con oltre 250 dipendenti, 3 stagisti su 5 sono laureandi o laureati), che sono anche quelle che assumono di più (3 stagisti su 10). 

Il settore più propenso a stabilizzare è quello dell'informatica e telecomunicazioni (33% di stage diventano contratti). Solo il 6% viene assunto invece nella sanità privata.

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