venerdì 13 gennaio 2017

Quali domande porsi prima di scegliere la soluzione a un problema?

Ogni miglioramento, solitamente, prevede una soluzione ad un problema. Tuttavia scegliere la migliore soluzione non è così semplice e bisognerebbe passare attarverso i canonici sei step:
Fase 1. Definizione del problema
Fase 2. Definizione del risultato desiderato
Fase 3. Generare idee e soluzioni
Fase 4. Scegliere la soluzione che appare essere la migliore e implementarla
Fase 5. Misurare l'impatto della soluzione adottata
Fase 6. Riesaminare la soluzione per mettere a posto ciò che non ha funzionato e ottimizzarla


La fase 4 è il passaggio più delicato, quello che determinerà se tutti gli sforzi messi in atto porteranno alcun frutto. Ma come si fa a scegliere la soluzione più adatta ad essere implementata, a testarla e a misurarne l'impatto quando si parte da un insieme di idee magari frutto di un brainstorming?
La maggior parte delle tecniche di selezione ruota attorno a una griglia di priorità.  


Nella sua forma più semplice, la griglia priorità può essere rappresentato da una semplicissima  griglia "Pain" (inteso come "sforzo" per ottenere qualcosa) contrapposto a "Gain" ("guadagno", inteso come miglioramento) dove le soluzioni proposte per ottenere un miglioramento sono posizionate su questo grafico a due assi, uno che mostra la scala dello sforzo da applicare (da facile a difficile da implementare) e uno che mostra i benefici che si possono ottenere.  

Ovviamente, il primo quadrante nel quale andare a pescare eventuali soluzioni è quello con un "pain" (sforzo) basso e un "gain" (guadagno, miglioramento) alto. Ci sono tuttavia, molte di più considerazioni che dovrebbero essere fatte nell'operare una scelta tra le soluzioni da implementare e domani vedremo quali domande chiave porsi prima di decidere.  

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