venerdì 27 gennaio 2017

Rispetto, fiducia e resilienza

Ho trovato questo estratto di una lettera inviata a "Italia Oggi" e mi è sembrata interessante la risposta data dalla testata.
Eccoli.

Non ho mai guidato una squadra di 20 persone, abituato a gestire solo piccoli gruppi: come comportarsi per essere un buon leader?

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Al fine di risultare efficaci alla guida di un gruppo di lavoro, una caratteristica chiave consisterà nel guardare alle sfide e agli ostacoli in termini di occasioni per migliorare le proprie prestazioni e per accrescere l'impegno nelle attività svolte.
Un nemico della creatività e della capacità di problem solving, infatti, è proprio la tensione psicologica che, se portata agli estremi, impedirà di concentrasi e di riflettere sul da farsi.

Il leader dovrebbe mostrare ai propri collaboratori un'incrollabile fiducia nella possibilità di risolvere i problemi, indipendentemente dalla loro natura, andando alla ricerca del motivo che li ha fatti insorgere e anche sapendo chiedere aiuto al momento opportuno.

(...)

L'essere convinti delle proprie idee, pur nel rispetto di punti di vista alternativi sarà una dote preziosa se si desideri stare alla guida di una moderna organizzazione: il coraggio e la capacità decisionale, anche dinnanzi agli imprevisti, infatti, saranno fondamentali laddove si debba agire rapidamente e adattarsi a contesti mutevoli.

Il rispetto dei ruoli e la giusta autorevolezza nell'assegnarli e definirli saranno caratteristiche altrettanto importanti: ogni membro della squadra potrà, in tal modo, riconoscere il proprio contributo e collocarlo in un percorso comune.
Infine, un buon leader dovrà saper trasmettere un messaggio di "convinzione" e resilienza, anche di fronte a possibili arresti.

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