lunedì 7 luglio 2008

Altri sprechi oltre a quelli di Ohno: 2) non parlare

Sabato abbiamo parlato di uno spreco enorme all'interno delle aziende: l'incapacità di ascoltare.

Oggi vedremo, invece, perché molte persone non parlano volentieri all'interno delle aziende e come questo possa essere considerato uno spreco.

Quando la gente non parla sgnifica che ha paura o che, ormai, è rassegnata. Entrambi gli stati d'animo, come potete capire, sono fortemente dannosi per qualunque organizzazione e vengono captati immediatamente da qualunque auditor entri in azienda per certificare un Sistema Qualità.

La paura è molto difficile da eliminare, soprattutto quando è ben radicata e si basa sul fatto che alcune persone sono state punite o isolate per aver detto, in passato, qualcosa di impopolare.

Anche chi è scoraggiato è difficile da convincere perché parlerà poco volentieri se ha già provato parecchie volte in precedenza e non è stato mai ascoltato.
Penserà che parlare serva solo a sprecare preziose energie e, forse, nel suo intimo sarà anche contento di vedere che l'azienda commette errori proprio perché non ha voglia di ascoltare i collaboratori.

Altre possibilità, quando una persona tace, sono:

- che sia stata presa in giro l'ultima volta che ha espresso un'opinione
- che pensi di non avere abbastanza informazioni per dire la sua
- che creda di non essere abbastanza competente per esprimere un'opinione
- che sia convinta che, essendo appena stata assunta, non debba subito esprimere un'opinione.

Qualunque sia il motivo per cui un collaboratore tace, trovatelo e cercate di eliminarlo. I consigli dei nostri collaboratori sono troppo preziosi per poterne fare a meno. Ricordate sempre che la grande forza di Toyota si fonda su un sistema di ascolto dei dipendenti radicato e diffuso a tutti i livelli.

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