mercoledì 17 giugno 2009

La Piramide di Maslow: il compito del datore di lavoro

Ieri abbiamo parlato della Piramide di Maslow ma cosa può fare un datore di lavoro per assicurare un supporto corretto alla soddisfazione delle necessità dei propri dipendenti (e per ottenere da loro quella motivazione che è fondamentale per poter sviluppare qualsiasi progetto relativo al mondo della Qualità)?

Torniamo per un attimo alla piramide e vediamo, gradino per gradino, il supporto che un bravo leader deve essere in grado di dare al proprio personale.

Il primo gradino è rappresentato dalle necessità fisiologiche.
C'è poco da fare. Le necessità basilari di qualsiasi lavoratore possono essere soddisfatte solo se dal lavoro si riesce a ricavare il denaro sufficiente a vivere dignitosamente. Non dimenticate che nei bisogni fondamentali dell'uomo c'è anche quello di potersi permettere una breve vacanza, una pausa durante la quale "ricaricare le pile" per ripartire, poi, col piede giusto.

Venendo alle necessità di sicurezza e protezione, qui il datore di lavoro può fare davvero molto, incominciando dall'impegnarsi a fare in modo che l'ambiente di lavoro sia sicuro e che le persone abbiano a disposizione tutti i dispositivi necessari per la protezione personale. Per questo motivo non ci stancheremo mai di ripetere che non c'è Qualità dove manca la Sicurezza.

Anche per quanto riguarda le necessità di appartenenza, un datore di lavoro avveduto può fare un buon lavoro. Ad esempio spingendo la gente a lavorare e a crescere insieme sia a livello interfunzionale (per imparare da chi fa un lavoro diverso) sia a livello intrafunzionale (per sviluppare un senso di identificazione).
Le riunioni sono forse il modo migliore per far comunicare tra loro le persone e per sviluppare un profondo senso di appartenza.

Per la necessità di stima, il penultimo gradino della nostra piramide, un capo può fare moltissimo, imparando a ricompensare le persone per gli obiettivi raggiunti (creazione del dipendente del mese, bonus individuali, premi speciali, mensioni, privilegi particolari) e a far percorrere alle persone particolari sentieri per lo sviluppo e la crescita personali.
Anche affidare determinate responsabilità ai singoli collaboratori aiuta moltissimo a crescere. Occorrerà, dunque, assicurarsi sempre che ogni obiettivo sia legato ad una singola persona.

E siamo arrivati alle necessità di realizzazione personale. L'ultimo gradino è il più difficile da scalare ma un bravo leader sarà capace di far vedere alle persone cosa sono potenzialmente e cosa possono diventare, trasmettendo loro la propria vision relativa allo sviluppo delle risorse umane.

(Leggi tutte le riflessioni dello Staff di QualitiAmo sul forum di QualitiAmo - La Qualità gratis sul web)

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