mercoledì 6 agosto 2014

Le persone, i leader e i manager (3)

Essere dei leader significa fare scelte che spesso possono essere spiacevoli. Guidare bene gli altri, infatti, non significa sempre e per forza agire in ogni momento per renderli felici o - almeno - non nel breve termine.
A volte, proprio come un bravo genitore, il leader deve mettere i propri uomini davanti ad un rifiuto che, sebbene sempre argomentato, potrebbe lasciare loro l'amaro in bocca. Altre volte, per salvare una situazione precaria, potrebbero essere prese decisioni persino più gravi ma che, alla resa dei conti, si rendono necessarie.

Tutto questo per dire che il leader che - come ci ha ricordato altrove Slender Man - ruba il ruolo del protagonista al manager e fa innamorare la bionda del film, in realtà si trova a fronteggiare situazioni spesso incerte e in queste condizioni deve mantenere ben ferma la guida della propria organizzazione
Occorre sostenere gli animi quando le cose non vanno come previsto e, nel frattempo, adottare tutte le correzioni necessarie per rimettersi sulla buona strada.

Un vero leader, inoltre, si riconosce dal fatto che sa bene che non sarà in grado di guidare la sua organizzazione per sempre ed è per questo che si impegna nel cercare, formare e far crescere un successore degno. Nove anni prima di lasciare la General Electric, Jack Welch spiegò che, da quel momento in poi, gran parte delle sue energie sarebbero state dedicate a trovare e a formare adeguatamente il suo successore.

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