giovedì 7 agosto 2014

Dei e organizzazioni

Qualcuno di voi ha mai letto il libro di Charles Handy, "Gods of Management"?
L'autore usa gli dei dell'antica Grecia per fare un'allegoria e spiegare la natura delle diverse organizzazioni e del loro stile di gestione.
 
Nelle organizzazioni Zeus, ad esempio, tutto il potere è in mano ad una o a poche persone proprio come nell'Olimpo dove Giove esercitava l'influenza maggiore.

Le relazioni che si hanno con queste persone di potere rappresentano qualcosa di ben più importante del ruoli che ufficialmente si hanno all'interno di un'azienda. 
Le decisioni tendono ad essere rapide perché fanno capo ad uno solo (o ad un gruppo ristretto) e l'azienda sviluppa ben poche formalità.
Il rovescio della medaglia è che può capitare che un responsabile non riesca ad imporre alcune cose ad un suo collaboratore semplicemente perché questo ha un rapporto privilegiato con qualcuno che rappresenta l'essenza stessa dell'azienda, il suo leader carismatico. 


Abbiamo, poi, le organizzazioni Apollo nelle quali sono ben definiti i ruoli, i confini e le regole. Del resto, Apollo era il dio dell'ordine e delle regole ed è normale, in organizzazioni del genere, attendersi una gerarchia di potere ben rappresentata dall'organigramma. 
Nel caso in cui si debbano implementare dei cambiamenti in aziende di questo tipo, occorre ricordare che le persone si distaccheranno con fatica dai modelli che sono stati reiterati per così lungo tempo.

Le organizzazioni Atena tendono a concentrare il potere all'interno di quei gruppi di persone che hanno l'esperienza necessaria per risolvere i problemi. Tutta la gestione delle aziende di questo tipo, che prendono il nome dalla dea della sapienza, si basa sul problem solving. 
Ci potrebbero essere problemi di presa del potere da parte di alcune élite.

Abbiamo poi le organizzazioni Dioniso (Dio del vino e dell'individualismo) che valorizzano le competenze individuali dei loro uomini. In queste aziende le decisioni vengono affidate a chi ha le competenze migliori per prenderle perché non esistono capi in senso stretto.
I problemi, come avrete sicuramente già intuito, possono essere dettati dall'anarchia interna. 

Le quattro tipologie individuate da Handy ci offrono un metodo completamente nuovo e originale per analizzare le dinamiche aziendali e lo stile di management. Tuttavia, è chiaro che - dato che le organizzazioni possono essere molto grandi e composte da molte entità diverse una dall'altra - difficilmente troviamo fotografie così fedeli dei loro modelli gestionali. Spesso è più facile che un'azienda sia rappresentata da un mix degli dei citati. E la vostra a quale divinità si ispira? ;o)


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