mercoledì 24 agosto 2016

Il ciclo per la gestione del rischio - 2

Una volta che si è deciso quali controlli adotttare per gestire ogni rischio individuato, bisognerà verificare se questi controlli siano o meno efficaci e questo, a seconda del controllo, può significare misurazioni regolari, check list, test, verifiche periodiche, ecc.Se si scopre che i controlli non sono soddisfacenti, occorre fare qualcosa per rafforzare i metodi adottati o tornare alla fase di progettazione del sistema di controllo dei rischi per individuare controlli più efficaci da mettere in atto.Ormai, probabilmente ve ne siete accorti, è chiaro che un buon processo per la gestione dei rischi segue il famosissimo ciclo "Plan - Do - Check - Act".Plan (Pianificazione) - Individuare i rischi ai quali è esposta l'organizzazione e pianificare come gestirli è il primo passo per affrontare in modo mirato il risk management;
Do (Esecuzione) - Comunicare quali metodi di controllo siano stati scelti per affrontare ogni rischio, avviare le metodologie e documentare il lavoro fatto sono tutte azioni che fanno parte della seconda fase del ciclo;
Check (Verifica) - Questa è la fase dedicata alla verifica dell'efficacia dei controlli eseguiti. Mediante l'analisi delle check list e delle registrazioni saremo in grado di stabilire se stiamo andando nella direzione giusta;
Act (Correzione) - L'ultima fase è dedicata a correggere ciò che non ha funzionato nelle prime tre. Tramite riunioni, progetti di miglioramento, gruppi di lavoro dedicati si decidono azioni atte a migliorare le misure di controllo messe in atto

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