venerdì 19 agosto 2016

Siamo certificati ISO 9001. E adesso?

Certificarsi secondo la ISO 9001 non è un compito facile e, una volta raggiunta la certificazione, si potrebbe pensare che il più sia stato fatto. In realtà le cose non stanno così perché il lavoro vero e proprio deve ancora iniziare dato che i primi mesi subito dopo la certificazione sono estremamente delicati perché potrebbe esserci la tendenza a rilassarsi, a lasciar correre o a non consolidare procedure che non sono ancora entrate a far parte del DNA dell'azienda.
Tra l'altro, scrivere le procedure potrebbe essere più facile che attuarle nel tempo garantendo che vengano davvero seguite e ci vorrà anche parecchia attenzione per non disperdere ciò che i collaboratori hanno imparato.  

Soprattutto quando il sistema è ancora recente, occorre anche lavorare per aumentare la consapevolezza dei proprietari di processo al fine di far loro garantire il rispetto delle procedure tra i collaboratori.Per quanto riguarda la formazione, lo standard fornisce all'organizzazione un quadro ben chiaro di come procedere per identificare i bisogni formativi, pianificare i corsi e misurare l'efficacia di ciò che si è appreso. Non abbassate la guardia su questo fronte! Analizzate i nuovi bisogni della vostra organizzazione e agite di conseguenza formando il personale.
E veniamo a un altro argomento che è piuttosto spinoso nelle aziende che si sono appena certificate: quante di loro, infatti, hanno un approccio strutturato alla gestione dei fornitori capace di resistere nel tempo?  

Nella maggior parte dei casi, nonostante le buone intenzioni, ci si basa più sull'istinto e sul prezzo anche se questi, ovviamente, non dovrebbero essere gli unici fattori alla base della nostra decisione di scegliere o meno un certo fornitore. A volte è bene fermarsi per un secondo e definire ciò che ci si aspetta veramente da un fornitore e, se l'avete già trasformato in una serie di requisiti, avete solo bisogno di valutare i fornitori ad intervalli pianificati.

Anche il capitolo del monitoraggio e della misurazione - che dovrebbe fornire informazioni sullo stato di un sistema, di un processo o di una certa attività all'interno del vostro Sistema Qualità - è qualcosa che spesso non dà subito i risultati sperati e che va riconsiderato nel corso del primo riesame della Direzione. 

Tutta questa raccolta di informazioni rilevanti per il sistema consentirà al top management di esercitare l'ultimo principio della ISO 9001 che è quello di un processo decisionale basato sull'evidenza. Con questi dati e con quelli derivanti dagli audit interni, il top management sarà in grado di abbozzare un buon riesame della direzione che fornisca reale valore aggiunto al sistema e  metta in grado di prendere decisioni che portano a un miglioramento continuo del sistema e dell'azienda.
Abbiamo poi la soddisfazione del cliente che, oltre ad essere uno dei principi più importanti della ISO 9001, è anche l'unico fattore che ci garantisce clienti fidelizzati.  

Ogni organizzazione dovrebbe arrrivare a definire come e quanto spesso condurrà sondaggi per determinare il livello di soddisfazione dei clienti, cercare il modo migliore per ottenere informazioni pertinenti su come i clienti percepiscano l'organizzazione e ricavare da questi dati  un valido contributo per l'ulteriore sviluppo dei prodotti, dei servizi e del l'azienda stessa. 

Secondo voi quali sono gli altri punti delicati sui quali è bene mantenersi vigili subito dopo aver ottenuto la certificazione?

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