martedì 28 febbraio 2017

Posti di lavoro fuori azienda

(Fonte: "Italia Oggi")

C’è chi prevede che il lavoro dipendente finirà. Infatti, negli Stati Uniti, non è mai stato così massiccio il ricorso all’outsourcing da parte dei grandi gruppi con molti dipendenti, da Google a Wal-Mart, che da tempo stanno cercando in maniera pesante di appaltare all’esterno molte parti della propria attività. Nessuno, nel settore del trasporto aereo si avvicina al grado di efficienza
raggiunto dalla compagnia Virgin America quanto a rapporto fatturato-dipendente. E questo perché la consegna del bagaglio, la manutenzione pesante, le prenotazioni, la ristorazione e molte altre funzioni non sono realizzate dai dipendenti dell’aerolinea, ma invece affidate a contraenti esterni. In
pratica date a lavoratori che sono fuori dall’azienda. Sono esternalizzate, come si dice con una brutta parola. Date in outsourcing. «Noi esternalizziamo ogni lavoro possibile che non sia a contatto diretto con la clientela», ha spiegato David Cush, ad della compagnia aerea agli investitori lo scorso
marzo, secondo quanto ha riportato il Wall Street Journal.
 

Mai prima d’ora le aziende americane hanno cercatodi impiegare così poche persone. L’ondata di outsourcing che ha interessato in passato la produzione di abbigliamento in Cina e le operazioni realizzate attraverso i call-center in India ora è probabile che andrà a interessare tutta l’industria
degli Stati Uniti, in quasi tutti i settori.
Gli uomini e le donne che scaricano container nei magazzini di Wal-Mart Stores sono forniti dalla società per le operazioni di logistica Schneider National, che a sua volta subappalta alle agenzie
di lavoro temporaneo. Pfizer ha utilizzato contraenti per eseguire la maggior parte dei suoi studi clinici sui farmaci l’anno scorso.
Il modello del contraente è così prevalente che Google, che fa capo alla holding Alphabet, classificata dalla rivista Fortunecome il posto migliore dove lavorare negli ultimi sette anni del decennio scorso, conta approssimativamente lo stesso numero di lavoratori in outsourcing rispetto a quello dei dipendenti a tempo pieno. Circa 70 mila Tvc, un’abbreviazione per indicare i lavoratori occasionali (venditori, verificatori dei test drivers, revisori di documenti legali, quelli che rendono più facile l’uso dei prodotti, quelli che gestiscono progetti di marketing) svolgono tante altre
mansioni e funzioni. Indossano distintivi rossi sul posto di lavoro, mentre sono bianchi quelli dei dipendenti.
Questo sistema garantisce alle imprese una maggiore flessibilità anche in relazione alla domanda e
permette loro di rimpiazzare i lavoratori controllando i costi.
Al momento nessuno sa quanti siano i lavoratori saltuari perché non sono stati ancora censiti, ma secondo le stime degli economisti sarebbero all’incirca intorno a 20 milioni di persone. In pratica
dal 3 al 14% della forza lavoro degli Stati Uniti. Bank of American Verizon Communications Procter&Gamble, Fedex hanno migliaia contraenti. Nel settore dell’oil & gas e in quello farmaceutico il rapporto è di due a uno.
Nei prossimi anni i dipendenti saranno ridotti al minimo. Una rilevazione della società di consulenza
e di outsourcing Accenture aveva previsto che una fra le 2 mila più grandi società globali non avrebbe più assunto dipendenti nei prossimi dieci anni. Pochi economisti ritengono che l’outsourcing sarà un trend dal quale si potrà tornare indietro.


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