giovedì 23 marzo 2017

Soft skill necessarie

Fonte: ("Italia Oggi")

Riagganciandoci al discorso di ieri sull'impreparazione italiana nell'affrontare le lingue straniere, eccovi un altro articolo sull'argomento.

Lingue straniere, competenze sociali, gestione d’équipe o leadership, organizzazione, e ancora finanza e budget, negoziazione, informatica, ricerca e sviluppo. Ecco la top ten delle soft skills,
ossia delle competenze trasversali spesso più ricercate nel mondo del lavoro. In Italia e all’estero.
Che vedono inciampare i giovani italiani proprio sulla conoscenza delle lingue straniere, a partire
dall’inglese.
 

L’incompetenza linguistica degli italiani sull’inglese, Ocse a parte, è confermata anche da Adp che
si occupa di Risorse umane.
Dalla ricerca su «La forza del lavoro in Europa», se da un lato il lavoro dei sogni, per un italiano su tre, è all’estero (in Germania), dall’altro la conoscenza della lingua è chiaramente un fattore
determinante. Tra gli italiani alla domanda «per che tipo di competenze e formazione senti di necessitare di aiuto», il 29,1% ha risposto «linguistiche», il 24,4% vorrebbe aumentare le proprie
competenze nell’It, il 23,5% nell’utilizzo di nuovi dispositivi e tecnologie.
Tre intervistati su dieci, dunque, desiderosi di espatriare e consapevoli dei propri limiti di  comunicazione.
«In Italia», spiega Nicola Uva, direttore marketing di Adp, «è forte la voglia di un’esperienza di lavoro all’estero, ma questo non deve per forza essere considerato da un punto di vista negativo.
Certo, l’emigrazione dei talenti è data sicuramente in parte dalla mancanza di buone opportunità
nel nostro Paese, ma dall’altro lato fa parte di un normale processo di crescita che coinvolge tutta l’Europa».
Risultato: impari l’inglese chi può, se vuol trovare più facilmente lavoro, in Italia e soprattutto
all’estero.


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