mercoledì 8 marzo 2017

Trucchi per le password


(Fonte: "Il Corriere della Sera")

Non si può ormai più fare a meno dei «pin» e delle password. Servono per il conto in banca, per gli
acquisti online, per attivare lo smartphone, collegarsi ai social media, vedere i film (...), ritirare i soldi al bancomat. I codici di accesso sono ormai così tanti che una persona su quattro li dimentica,una su tre usa la propria data di nascita e tre su quattro utilizzano la stessa password peraccedere a funzioni diverse.

Gli hacker e i ladri di identità sono molto felici di questo: rubare codici insicuri è un gioco da ragazzi, visto che la gente lascia abitualmente tracce di sé ovunque, rivelando sui social date e nomi (come quello del cane o del gatto) che poi adotterà come codice.
Sembra incredibile, ma nonostante l’incremento esponenziale dei furti online, la password ancora più usata al mondo è 123456, seguita dalla più astuta 123456789 e dall’intramontabile «Qwerty», le
prime sei lettere della tastiera del computer. Katherine Mills, esperta di mentalismo e membro dell’esclusivo Magic Circle di Londra, di cui fa parte anche il principe Carlo,ha detto al «Daily Mail» di essere in grado di scoprire le password scelte da qualcuno semplicemente osservandone il volto o il linguaggio del corpo mentre risponde a precise domande. Mills consiglia di scegliere password composte solo da codici casuali, che non abbiano nulla a che fare con la propria storia personale, con i parenti e con gli animali di casa.
Il problema è come ricordarle, visto che la cosa più semplice, appuntarsele su un foglietto da tenere nel portafogli, è a giudizio degli esperti anche la peggiore da fare. 

(...)

Una password sicura deve contenere una sequenza di almeno 12 lettere maiuscole e minuscole e di numeri scelti in modo del tutto casuale.

Ricordare password complesse non è difficile, se le si associa a un’immagine: viaggiare con un’Alfa Romeo ascoltando i 99 Posse crea il codice AR99P.

(...)

Il vecchio metodo delle spie della Guerra Fredda è ancora il più efficace: a ogni lettera dell’alfabeto corrispondono numeri e lettere scritti in una tabella.

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