venerdì 7 luglio 2017

La selezione al buio

Ultimamente il nuovo trend che riguarda il curriculum è quello di cancellare i propri dati personali per fare in modo che non ci siano le basi per un'eventuale discriminazione in base a genere, età o provenienza geografica.

Il "blind recruitment" (selezione al buio) sta prendendo piede negli Stati Uniti e serve per evitare che un selezionatore venga influenzato da pregiudizi che nulla hanno a che fare con la scelta che dovrebbe fare per trovare il candidato migliore ad una certa posizione di lavoro.
Provate a mettervi per un attimo nei suoi panni: non leggereste con maggiore attenzione il curriculum di qualcuno che proviene dalla vostra stessa città o che ha lo stesso cognome di una persona che conoscete? Probabilmente sì ma queste associazioni mentali non dovrebbero influenzare (positivamente o negativamente) la carriera di un professionista.

Cosa ne pensate? Credete sia utile fare qualcosa del genere anche in Italia?

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