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Continuiamo il discorso sulla gestione dei progetti che abbiamo iniziato qualche giorno fa (prima parte, seconda parte).
Nei due post precedenti abbiamo visto come non si deve comportare una persona che si trovi a gestire dei progetti. Fortunatamente, però, ci sono altri modi di lavorare che ci permette di gestire le cose da fare in modo da ottenere risultati miglori, impiegando meno risorse.
Quando i manager fanno una buona pianificazione e indirizzano le risorse su obiettivi ben specificati, è possibile ottimizzare il ROI (Return On Investment - ritorno sull'investimento) e migliorare la competitività dell'organizzazione.
Sono due gli approcci che si possono utilizzare:
- Primo approccio: si identificano e si approvano i progetti sui quali si vuole lavorare in un certo arco di tempo e si allocano le risorse, pianificando nel dettaglio ciò che bisogna fare. Occorre una buona capacità di pianificazione nel medio e lungo termine.
In questo caso i progetti vengono considerati tutti importanti allo stesso modo nel contribuire a creare benefici per l'organizzazione.
- Secondo approccio: le risorse vengono indirizzate solo verso i progetti considerati come prioritari e, per fare questo, vengono stabiliti criteri chiari per decidere le priorità degli interventi.
I progetti considerati più importanti vengono iniziati subito e completati nel più breve tempo possibile, allocando tutte le risorse necessarie allo scopo.
Questo secondo modo di operare ha il vantaggio di concentrare il lavoro in breve tempo in modo da non far perdere di vista l'obiettivo finale.
lunedì 10 novembre 2008
Imparare a gestire i progetti per lavorare bene (3)
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