venerdì 21 novembre 2008

I principi Lean nell'ambito dell'edilizia (5)

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(Prima parte, Seconda parte, Terza parte, Quarta parte)

Il Last Planner System è uno degli strumenti principali di questa nuova metodologia Lean e migliora sia la progettazione che la costruzione tramite una nuova forma di programmazione prevedibilile dei lavori che dovranno essere eseguiti e completati nelle modalità concordate tra i soggetti coinvolti e nel rispetto delle tempistiche pattuite.

Per ottenere questo risultato occorre gestire una serie di elementi correlati tra loro. Tra questi sistemi ritroviamo, appunto, il Last Planner System.

IL LPS e composto da un insieme di fasi consequenziali una all'altra:

1) preparazione di un Programma Collaborativo che coinvolga attivamente fin dall'inizio tutti gli operatori del processo. Una verifica collegiale affronterà l’analisi dei rischi, evidenziando i punti critici ed i vincoli per la formazione di un piano dei lavori concretamente realizzabile.

2) produzione da parte dei capi-progetto o capi-cantiere dei Compiti da svolgere. Questo modo deve garantire che quando un lavoro può essere eseguito, venga effettivamente messo in opera. Questa fase si basa sul fatto che non bisogna affrontare un lavoro se mancano alcuni elementi per poterlo portare avanti nel migliore dei modi (progettazione, operatori, attrezzature, materiali ecc.). Da ciò deriva il concetto di “Produrre ciò che è pronto”.

3) Una volta terminato un lavoro, il capo cantiere fa in modo che il flusso possa proseguire.

Una chiave di misura del successo del Last Planner system è la PPC, cioè la percentuale di lavori completati rispetto al piano. Le misurazioni settimanali della PPC vengono utilizzate come base per il miglioramento continuo e per fare previsioni sul programma dei lavori. Quando la PPC aumenta, aumentano anche la produttività e la profittabilità del progetto.

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