lunedì 9 febbraio 2009

La catena di reazione di Deming

(Leggi tutte le riflessioni dello Staff di QualitiAmo sul forum di QualitiAmo - La Qualità gratis sul web)

Uno dei punti fondamentali che bisogna rispettare per avere prodotti e processi di qualità è quello di riuscire a fare meno rilavorazioni possibile.

La definizione chiara di ciò che è accettabile e di ciò che non lo è, rende possible il lavoro dell’operatore che deve controllare se il prodotto è conforme oppure no. Definizioni operative semplici e comprensibili, dunque, sono critiche per poter effettuare un buon lavoro.

Riuscire a creare delle misure veritiere, infatti, è la base su cui fonda il principio della funzione di perdita di Taguchi e la catena di reazione di Deming oltre ad essere uno dei più importanti criteri per differenziare il successo dall’insuccesso delle iniziative per il miglioramento della Qualità.

La Qualità, infatti, migliora solo se migliora la produttività, cioè se riusciamo ad avere meno rilavorazioni, meno ritardi nelle consegne e un miglior utilizzo delle macchine e della forza lavoro.
Tutto questo significa costi minori e una maggiore capacità di andare sul mercato con un prodotto di qualità maggiore che costa meno.

Operando in questo modo, si avrà un vantaggio sul mercato che permetterà di conquistare nuovi settori, di far crescere l'azienda e di creare nuovo lavoro.

Per raggiungere questo obiettivo, Deming puntava moltissimo sull’orgoglio e sulla soddisfazione dei lavoratori e considerava il miglioramento dei processi un lavoro che doveva essere impostato e gestito dal management e non dai lavoratori.

Per adempiere al primo step della catena di reazione di Deming, “migliorare la qualità”, il magement deve adottare i famosi 14 punti enunciati dal grande "guru" e comprendere l’importanza di un approccio statistico al miglioramento di processo.

Non c’è alcun dubbio che questo modello funzioni. Ne abbiamo l’evidenza nel mercato che ci circonda e che si basa sulla continua competizione.

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