mercoledì 24 dicembre 2014

Le nuove regole per le etichette degli alimenti (2)

Continuiamo a leggere le note di "Altroconsumo" sulle novità relative alle etichette degli alimenti:
  • non si può più barare: se un alimento è stato congelato e poi decongelato per essere messo in vendita, il termine "decongelato" deve figurare in bella vista, accanto alla denominazione del prodotto. Per alcuni prodotti congelati scatta anche l'obbligo di riportare la date di congelamento. Stiamo parlando di carne, preparazioni a base di carne e prodotti non trasformati a base di pesce. Per ciò che riguarda le imitazioni, quando si sostituisce un ingrediente tipico (per esempio le uova nella maionese) con un altro che non lo è, questo deve essere menzionato vicino alla denominazione dell'alimento. Per ciò che riguarda l'aggiunta di acqua, se nella carne e nel pesce (che si presentano sotto forma di fetta o filetto) viene aggiunta una quantità di acqua che supera il 5% del peso del prodotto finito, bisogna specificarlo vicino alla denominazione del prodotto. In presenza di carne o pesce composti da diversi pezzi che, attraverso l'uso di additivi, sono uniti tra loro e si presentano pertanto come un unico pezzo, si dovrà utilizzare la denominazione "carne ricomposta" e "pesce ricomposto". Infine, per gli insaccati, nel caso in cui il loro involucro-budello non sia commestibile lo si deve chiarire espressamente con la specifica indicazione: "non edibile"
  • quali grassi, finalmente: nella lista degli ingredienti non potranno più comparire indicazioni generiche come "olio vegetale" o "grasso vegetale". I produttori dovranno essere più precisi, per esempio dire "olio di girasole" o "grasso vegetale di palma"
  • focus sugli allergeni: i componenti che più facilmente possono causare reazioni allergiche dovranno apparire nella lista degli ingredienti con una certa evidenza: in grassetto, in un colore diverso, con una sottolineatura...nel caso degli alimenti per cui non è previsto l'obbligo di riportare la lista degli ingredienti, il nome dell'allergene dovrà essere segnalato sull'imballaggio dopo la parola "contiene": per esempio "contiene soia"
Vi lascio anche questo articolo tratto da: "Il Corriere della Sera" che va a completare il discorso.

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