giovedì 30 ottobre 2008

Il segreto del miglioramento continuo: una storiella

(Leggi tutte le riflessioni dello Staff di QualitiAmo sul forum di QualitiAmo - La Qualità gratis sul web)

Qualcuno di voi, forse, conoscerà già questa bella storiella, utilizzata spesso per illustrare il concetto di miglioramento continuo ma per tutti gli altri...silenzio...mettetevi comodi...il narratore inizia a raccontare.

C'era una volta a Babilonia, un sarto povero e umile chiamato Enedim. L'uomo, intelligente e laborioso, non aveva perso la speranza, un giorno, di diventare ricco.

Come e dove, tuttavia, avrebbe potuto trovare un favoloso tesoro e diventare, così, ricco e potente?

Un giorno si fermò presso la porta della sua umile casa un vecchio mercante fenicio con una quantità di oggetti stravaganti.
Per curiosità, Enedim iniziò ad esaminare gli oggetti che gli evenivano offerti tra i quali vide un libro illustrato che riportava il disegno di molti personaggi strani e sconosciuti.
"Questo libro è stato ai suoi tempi un desoro", disse il mercante, "te lo dò per pochi soldi, se vuoi".

La piccola cifra era comunque una fortuna per il sarto ma decise di acquistare il libro.

Enedim presto fu solo e si mise ad esaminare senza indugio ciò che aveva acquistato e che era ora di sua proprietà.
Non potete immaginare la sorpresa che si dipinse sul suo volto quando, sulla prima pagina del testo, lesse la seguente didascalia: "Il tesoro segreto di Brès".

Di quale tesoro si parlava nel libro? Enedim ricordava vagamente di aver sentito parlare di esso, ma non ricordava né dove né quando.

Successivamente lesse: "Il tesoro di Brès, sepolto da un uomo geniale che portava lo stesso nome sulle montagne dell'Harbatol, è stato poi dimenticato lì, dove risiede tutt'ora."

Sempre più interessato alla storia, il sarto cercò di decifrare in fretta ogni pagina del libro, per poter così partire subito alla ricerca del favoloso tesoro.

Le prime pagine del libro, però, erano state scritte in caratteri appartenenti a diverse lingue ed Enedim si trovò davanti geroglifici egiziani, un testo greco, una parte in persiano antico ed una in ebraico.

Enedim si mise a studiare tutte queste lingue e, nel giro di tre anni, abbandonò la professione di sarto e divenne l'interprete personale del re, perché non c'era nessuno nella regione che conoscesse così tante lingue straniere.

Cominciò, così, a guadagnare di più e a vivere in una casa molto più confortevole.

Nel frattempo, continuava a leggere il libro e, un giorno, si trovò davanti molte pagine piene di calcoli, di numeri e di cifre.

Per comprendere ciò che stava leggendo, l'ex sarto si diede allo studio della matematica e, ben presto, divenne un grande conoscitore della materia.

Grazie alle nuove conoscenze acquisite, ebbe la possibilità di calcolare, progettare e costruire un grande ponte sul fiume Eufrate che indusse il re a nominarlo sindaco di Babilonia.

Anche in virtù della lettura del libro, che ormai per Enedim era diventata una vera e propria ossessione, si mise a studiare le leggi e i principi religiosi del suo paese, fino a diventare, grazie alle sue conoscenze ormai vastissime, Primo Ministro del regno.

Andò, così, a vivere in palazzo sontuoso e iniziò a ricevere le visite dei principi più ricchi e più potenti al mondo.

Grazie al suo lavoro e alla sua conoscenza, il regno progredì rapidamente, portando ricchezza e felicità a tutti i cittadini.

Ciò nonostante, Enedim non riusciva ancora a venire a capo del segreto del tesoro che continuava a rimanere ben nascosto sulle montagne, nonostante gli anni di lettura affannosa delle pagine del libro.

Un giorno, stufo di non vedere il suo progetto andare in porto, Enedim si rivolse ad un sacerdote molto venerato e gli chiese un parere su questo mistero.

L'anziano sacerdote, sorridendo, gli risposte così: "Il tesoro di Brès è già in tuo possesso, grazie al libro, perché sei riuscito a sviluppare una grande conoscenza e un patrimonio invidiabile. Dopo tutto, "Brès" significa "conoscere" ..."

Nessun commento: