venerdì 22 marzo 2013

Collaborare per lavorare meglio

Su "Io donna", supplemento del "Corriere della Sera" del 16 marzo, è stato pubblicato un articolo dal titolo: "Caro lunedì ti amo" che spiega come un clima basato sulla collaborazione e su mansioni condivise possa essere la cura giusta per l'ansia da lunedì lavorativo.

L'articolo parte citando il bel libro di Richard Sennett "Insieme. Rituali, piaceri e politiche della collaborazione" che si basa sull'idea di poter rilanciare il valore del lavoro cooperativo, di coniugare utopie ed efficacia in un'epoca di occupazione scarsa.
Cooperazione e modernità possono essere sorelle e possono, almeno in parte, costituire una risposta ad alcune delle malattie che affliggono il lavoro contemporaneo.

Eccovi alcuni passaggi significativi:

"Cominciamo dalla frantumazione del lavoro. Le aziende si stanno trasformando in reti, il lavoro è sempre meno centralizzato e prende le sembianze di una filiera. In qualche caso, vedi l'industria del mobile di qualità, la nuova rete assomiglia a un flusso di idee partorite dal contributo dei fornitori, del mobiliere e persino delle archistar del design, tutti democraticamente seduti allo stesso tavolo."

(...)

"In molti casi la frantumazione però assume il segno del lavoro debole, facilmente fungibile e a basso potere negoziale."

(...)

"Dantou, col suo libro Ceux qui aiment les lundis ci dice che è possibile e piacevole riaggregare la working chain, la catena del lavoro, e che questa ricomposizione delle mansioni e del clima di collaborazione può portarci addirittura ad amare il lunedì e a riconsiderare l'intera esperienza lavorativa."

Cosa ne pensate?

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