mercoledì 21 giugno 2017

Lavoro e wellbeing

(Fonte: "Affari&Finanza")

Si scrive “Wellbeing” e si legge benessere. Di più: prosperità. È il nuovo mantra delle aziende.  Portato  avanti  inizialmente da pochi imprenditori illuminati adesso è quasi una mania. Cosa vuol dire in soldoni? 

Un elevato livello di Wellbeing (economico,  psicologico,  spirituale  o  medico)  coincide  con
una  condizione  generale  del gruppo molto positiva. Quando il Wellbeing cala è invece immediatamente associato ad eventi negativi. Di conseguenza manager  e  capi  del  personale  sono
sempre più attenti al benessere psico-fisico dei dipendenti, non solo perché banalmente si riducono le assenze, ma perché la produttività e lo spirito di coinvolgimento degli impiegati subiscono una decisa accelerazione.
La crescita del Wellbeing nelle  vite  lavorative  è  dimostrata chiaramente da una recente ricerca,  (...), che analizza le tendenze “Benessere e Welfare” in ufficio. Nel 2016 il 69% delle  multinazionali  ha  sostenuto una strategia globale per il benessere di chi lavora. Dal 2008 al 2016  l’impegno  delle  aziende per promuovere la voce healthy è aumentato del 33%. Ed ecco il perchè  di  tanta  attenzione:  il 59%  delle  realtà  sviluppa  programmi ad hoc per il miglioramento della produttività dei dipendenti,  il  56%  punta  ad  aumentare  il  coinvolgimento  e l’impegno  nei  confronti dell’azienda, mentre il 54% lo sceglie per fidelizzare il personale. Non manca infine la promozione di
mission e valori aziendali (49%), la riduzione dei costi legati alla salute (45%) e un rafforzamento
del branding (38%). 


Quali sono i corsi più gettonati? L’attività fisica è l’obiettivo numero uno del 70% dei programmi di Wellbeing. Praticare sport, concordano gli esperti, diminuisce il livello di stress, combatte
l’obesità e il tabagismo. Insomma,  una  panacea  contro  tutti quei disturbi causati da una vita
maledettamente sedentaria. Ecco allora come, tra le dieci migliori iniziative incluse in un programma che strizza un occhio al benessere, compaiono corsi di yoga e meditazione (32%), insegnamenti di uno stile di vita sano  (29%)  e  classi  sulla  salute (25%). Se nel 2008 solo il 36% delle aziende era impegnato a promuovere il benessere dei dipendenti, nel 2014 la percentuale è
cresciuta fino al 56% e, nel 2016, il 69% delle multinazionali ha dichiarato  di  aver  sviluppato  un
piano  globale  per  promuovere la salute di chi lavora.
 

(...)

Il 25% delle aziende che aderisce a un programma di Wellbeing dota (persino) il personale di sensori da indossare per monitorare lo stile di vita. 

(...)

Grazie a 10 minuti al giorno di yoga si possono raggiungere migliori  risultati  di  business  e  si
può aumentare la competitività, perché si riesce a dare un allineamento ai propri obiettivi.
 

(...)

Creare e promuovere una cultura del benessere psico-fisico è molto importante. Il personale è una risorsa essenziale per un’azienda e dipendenti in salute e motivati possono guidarne la produttività.
 

Ma quali sono gli organismi più all’avanguardia? Gruppi farmaceutici, grandi multinazionali di
beni di consumo e società di consulenza sono le realtà da sempre più attente alle esigenze generali. Offrire benefit al personale fa parte della loro cultura lavorativa da più tempo, anche se negli
ultimi  10  anni  le  cose  stanno cambiando in  maniera  importante per tutti (...) vediamo infatti una crescente sensibilità sul tema (...)


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