venerdì 16 giugno 2017

Non è un Paese per giovani

(Fonte: "Il Fatto quotidiano")

Governo e Regioni raddoppiano la durata massima dei tirocini

La retribuzione minima resta di soli 300 euro al mese, ma la durata massima viene raddoppiata: potrà ora arrivare fino a un anno. E le aziende che, al termine dello stage, avranno assunto almeno un ragazzo su cinque di quelli ospitati potranno attivarne altri anche sforando i limiti, oggi previsti in relazione al numero di dipendenti stabili.

L'accordo firmato il 25 maggio dalla Conferenza Governo-Regioni è l'ennesimo tentativo di favorire l'uso del tirocinio. Ovvero, uno strumento che in Italia sta servendo molto più alle imprese per risparmiare sul costo del lavoro che ai giovani per imparare il mestiere. Se non altro, perché è diffuso il malcostume di inquadrare come “stagiaire” persone già competenti, con il solo scopo di
pagarle di meno. Gli incentivi del programma Garanzia Giovani, tra l'altro, hanno contribuito al successo italiano di quello che gli inglesi chiamano contratto di  “internship”.
 

SULLA CARTA,  l'obiettivo delle linee guida è proprio quello di contrastare i frequenti abusi  – infatti si prevedono sanzioni anche per i soggetti promotori – ma in realtà la nuova disciplina finisce per rendere gli stage ancora più flessibili, andando ulteriormente incontro alle esigenze produtti ve dei datori di lavoro. Questi ultimi, quindi, continueranno a preferirli all'apprendistato: un contratto che da noi non è mai decollato perché, pur avendo comunque un fine formativo, riconosce a chi lavora
maggiori diritti e soprattutto stipendi un po’ più dignitosi.
L’intervento, come detto, insiste sulla durata. La normativa precedente prevedeva che i tirocini di orientamento per neolaureati e neodiplomati non potessero superare i sei mesi. Con il nuovo testo si
arriva a dodici: un intero anno di super-precariato con paghe bassissime, insomma, per i ragazzi appena usciti dall'università o dalle superiori. In questo modo, sono stati equiparati a quelli di reinserimento per disoccupati, tipologia che già prima dell'accordo era attivabile per dodici mensilità. Per i disabili, infine, resta il massimo di due anni. Il minimo, invece, è per tutti di due
mesi ma anche qui, per strizzare l'occhio alle imprese stagionali, c'è l'eccezione di soli 30 giorni, e addirittura 14 se si tratta di studenti. In pratica, anche questo potrà essere un modo per far fronte a bisogni temporanei di manodopera senza dover firmare contratti a termine o a chiamata. Persino i  “P r e s t O”, i nuovi voucher, saranno più onerosi per le aziende. Come stipendio, o meglio rimborso spese, basteranno infatti 300 euro mensili, cifra che però le Regioni potranno innalzare quando  – entro novembre 2017 - recepiranno queste linee guida. In genere, si fermano tutte tra i
400 e i 500 euro. 


(...)

L’INTESA crea anche un nuovo sistema di premialità. La vecchia disciplina consentiva a ogni azienda di servirsi di una quantità di stagisti proporzionale al numero di lavoratori. Massimo un tirocinante alla volta per quelle con meno di cinque dipendenti; due per quelle con meno di venti. Per
tutte le altre, gli internship non devono superare il 10% del personale (esempio: se i dipendenti sono 50, i tirocinanti devono essere massimo 5). Queste percentuali diventano derogabili. Basterà convertire in contratto, anche precario di soli sei mesi, il 20% dei tirocini attivati e si potrà
sforare di una unità il limite. Il premio arriva a quattro quando a essere convertiti sono
tutti gli stage. Che cosa succederà? Alcune imprese oggi selezionano ragazzi già sapendo di volerli assumere. Inizialmente però li inquadrano come stagisti per risparmiare, fin quando possono, sulle buste paga. Basta scorrere gli annunci di lavoro per notare che tante proposte di tirocinio richiedono alte competenze con la promessa di un contratto al termine dei primi sei mesi. Proprio queste scorciatoie saranno premiate, perché il tasso di conversione farà scattare l'extra: più stage, più manodopera a costi minimi e senza diritti.


(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)

Nessun commento: