martedì 8 agosto 2017

Quantità o qualità delle ore lavorate? (3)

(Fonte: "Business People")

La stessa filosofia produttiva è stata adottata alla Graph Studio di Pordenone, società con 200 dipendenti specializzata nella realizzazione e nel confezionamento di album fotografici (...). 
Alla Graph Studio, che è un'impresa manifatturiera, gli orari e i turni sono addirittura aboliti del tutto e si lavora per obiettivi, Niente badge o cartellini da timbrare, fatta eccezione per il personale amministrativo, che deve gestire rapporti con banche e fornitori. I dipendenti che si occupano della produzione, invece, sono divisi in team a cui viene assegnato un risultato da raggiungere. Certe giornate possono dunque essere più brevi delle classiche otto ore, purché sia mantenuto un orientamento agli obiettivi. Chi non si adopera per raggiungere il rusultato, oltre a non rispettare l'azienda, fa dunque un torto ai colleghi, visto che il lavoro si svolge in team.

(...)

Dunque, ha ragione in pieno il numero 1 di Panasonic? Sostanzialmente sì. (...) Gli orari prolungati debbano essere considerati una risorsa soltanto quando ci sono picchi di attività che li giustifichino. (...) Insomma, il tirar tardi in ufficio non deve diventare un'abitudine, soprattutto se non è veramente correlato a esigenze produttive. A volte, infatti, la prolungata permanenza sul lavoro può esser dovuta a diversi motivi che poco hanno a che fare con la produttività, per esempio a una cultura aziendale che identifica questo atteggiamento con una dedizione all'impresa. In altri casi, invece, la presenza oltre l'orario normale può essere l'effetto di un atteggiamento troppo ansioso dello stesso lavoratore rispetto ai compiti ricevuti o indice di scarsa efficienza operativa, sia di un singolo dipendente che di un team. Non è detto, insomma, che un dipendente abituato a stare molto in azienda sia sempre e comunque da prendere a modello.

La stanchezza può ridurre la lucidità nelle scelte e nell'operato di un lavoratore ed è solitamente controproducente (...), inoltre, minori spazi di vita privata e di riposo possono rappresentare un fattore demotivante nel medio e lungo periodo.

(...) C'è poi un altro aspetto: spesso, più degli orari prolungati, a far aumentare la produttività del lavoro sono soprattutto le motivazioni intrinseche. C'è per esempio il piacere di contribuire ai risultati (...) o il desiderio di crescita professionale, il senso di appartenenza e il buon clima aziendale, oltre a fattori come il prestigio, la sicurezza e la vicinanza a casa.

Belle parole, ma come si fa a gestire al meglio il tempo e a essere più produttivi? (...) 
Spesso il tempo viene trattato come se fosse un valore in sé e non come una risorsa che possiamo utilizzare al meglio soltanto se ci è chiaro ciò che vogliamo ottenere e come. In altre parole (...) la produttività è legata alla definizione degli obiettivi che il dipendente sta cercando di raggiungere e come questo risultato si concilia con i suoi valori, la sua vita personale e familiare. Solo dopo aver definito questi aspetti e identificato le prioprità, il lavoratore può ottenere una gestione del tempo "efficace" ancor prima che "efficiente".


(...)

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