venerdì 25 settembre 2009

Perseguire il consenso: anche questa è Qualità

Continuiamo la lettura del libro di Federico Rampini "Le dieci cose che non saranno più le stesse" e, con essa, gli spunti che vi proponiamo qui su QualitiAmo.

In apparenza il mondo delle imprese funziona sulla base di regole che nulla hanno a che fare con la raccolta del consenso. A differenza dello Stato, al cui vertice siedono dei leader eletti dai cittadini, e che i cittadini possono periodicamente revocare, l'azienda non si fonda su una legittimazione democratica dal basso.
Il presidente, l'amministratore delegato, gli alti dirigenti non sono stati selezionati dai loro dipendenti né hanno il vincolo di conquistarne il consenso per rimanere in carica.

Al contrario, è il dipendente che deve ottenere l'approvazione del suo superiore, il quale a sua volta deve dare conto della propria azione a chi gli sta sopra.
E così via, secondo un criterio tipicamente gerarchico.

Come l'esercito, dove i generali non sono eletti dai soldati semplici, l'impresa è una piramide dove il potere viene dall'alto e non dal basso.
Le richieste si muovono nella direzione top-down, non bottom-up, come invece accade in quei sistemi dove conta la volontà della base.
Se si vuol fare un paragone politico, l'azienda è una dittatura, un regime autoritario. E' quasi sempre stato così, anche perché le rare eccezioni hanno dato risultati deludenti se non pessimi...

...Il fatto che il mondo del lavoro sia necessariamente improntato a una logica autoritaria non significa però che le società possano ignorare il problema del consenso sociale. Se la grande società è circondata dall'ostilità dei propri lavoratori e dell'ambiente esterno, i danni possono essere gravi...

...I supermanager non devono illudersi di essere onnipotenti: hanno bisogno di un retroterra amico.
Dipendenti, consumatori, fornitori, Stato, autorità politiche centrali e locali, in molti influiiscono sul risultato finale del management. I dirigenti lo sanno bene. Non a caso investono molto sulla propria immagine, sulla comunicazione e le relazioni esterne. E sentono di dover abbraacciare una filosofia che dia un senso positivo, un'utilità sociale al loro ruolo.

Per quanto inseriti in una gerarchia di tipo autoritario, non sono indifferenti al consenso dell'opinione pubblica (in questo assmigliano del resto ai regimi autoritari di massa, come quello cinese avido consumatore di sondaggi di opinione).

L'ultima grande ideologia che ha avuto il massimo consenso tra i manager è stata il Verbo della "creazione di valore".


Ed ora, spazio alle vostre osservazioni.

(Leggi tutte le riflessioni dello Staff di QualitiAmo sul forum di QualitiAmo - La Qualità gratis sul web)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

good start