giovedì 15 marzo 2012

Mancanza di libertà decisionale: cosa comporta

Nelle realtà la cui cultura prevede una microgestione delle persone, alle quali non viene data alcuna autorità per prendere decisioni autonome, si viene a creare un ambiente infelice, poco produttivo e quasi "paralizzato" perché i collaboratori non sono motivati e non sono in grado di assumersi i piccoli rischi associati ad una qualsiasi decisione.

Se, però, partiamo dal principio che i lavoratori vengono scelti ed assunti all'interno di un'organizzazione perché possiedono alcune caratteristiche e le conoscenze necessarie per fare al meglio un certo lavoro, non è una perdita di tempo il fatto che non si permetta loro di utilizzare ciò che sanno e che non si sfrutti in pieno il loro potenziale?

Il management dovrebbe riuscire a creare un ambiente in cui le persone possano sviluppare l'empowerment e fare del loro meglio, costantemente supportate dal vertice

C'è una serie di ragioni che spingono le organizzazioni a non lasciare libertà decisionale ai collaboratori. Domani le vedremo insieme. Nel frattempo, cosa ne pensate dell'argomento? Vi ritrovate? Oppure appartenete alla schiera di "fortunati" in grado di prendere decisoni autonome in merito al lavoro?

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1 commento:

SV ha detto...

Nota interessante. Andrebbe anche affrontato il problema contrario ovvero cosa fare quando il management vuol delegare e le maestranze non vogliono la libertà decisionale.