lunedì 19 maggio 2014

Il problema del tempo (4)

Quarto e ultimo estratto dell'articolo pubblicato su "Mente & cervello" di questo mese e dedicato all'impatto che il tempo ha sulla società moderna.

(...)

La nostra epoca considera la velocità come un valore in sé, e fa della reattività una virtù; la nostra cultura apprezza e promuove la velocità e la prontezza. Di qui la formula di saluto usata da qualche anno alla fine dei messaggini telefonici o delle e-mail di alcuni nostri interlocutori: "A presto", come a dire "non farmi aspettare troppo la risposta". E nel mondo commerciale gli incitamenti a comprare senza indugio ("Offerta speciale limitata a 24 ore"), anche se non si hanno soldi ("Comprate oggi, pagherete domani"), sono ormai la regola.

(...)

In questa alienazione è all'opera anche una certa confusione tra ciò che è urgente e ciò che è importante. E' urgente quel che, se non lo facciamo, ci causerà problemi: riparare un rubinetto che perde, rispondere alla posta elettronica  o a una telefonata in arrivo. E trascuriamo ciò che può aspettare senza conseguenze, almeno in apparenza: camminare nella natura, vedere gli amici, fare musica, riflettere sul senso della vita e del lavoro.

(...)

Ci sarebbero ancora moltissime riflessioni da condividere, dato che il testo della rivista si sviluppa in un vero e proprio dossier, ma - ovviamente - possiamo fornirvi solo un estratto della trentina di pagine dedicate a questo appassionante dibattito.

(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)

Nessun commento: