venerdì 6 aprile 2012

Applicare la mappa del valore ai processi non produttivi

Qualcuno può restare sorpreso ma tutti i concetti lean che abbiamo citato molte volte su queste pagine possono essere applicati anche ai processi non produttivi e amministrativi come, ad esempio, l'information management.
La sfida, in questo caso, sarà quella di essere così creativi  da capire come utilizzare certi strumenti in aree aziendali così particolari per realizzare il massimo dei benefici.

Nel loro libro "Lean Thinking", James Womack e Daniel Jones definiscono il flusso del valore come: "l'insieme delle azioni specifiche richieste per condurre un prodotto attraverso le tre attività manageriali più critiche:
1) Problem solving (ad es. progettazione)
2) Information management (ad es. processare l'ordine)
3) Trasformazione fisica (ad es. trasformare le materie prime in prodotti finiti)"

Gestire il flusso del valore significa misurare, capire e migliorare flussi e interazioni per mantenere costi, servizio e qualità il più competitivi possibile.

Attraverso la mappa del valore, lo strumento più utilizzato in questo processo, possiamo identificare facilmente le opportunità per fornire valore aggiunto, eliminare gli sprechi e migliorare il flusso.
Riferendoci al famoso ciclo di Deming, il ciclo PDCA, siamo nella fase "P" di pianificazione
In questa fase l'organizzazione documenta, misura e analizza una serie di relazioni complesse e decide una strategia per il loro miglioramento.

Una volta che l'azienda è d'accordo sulla pianificazione, è pronta ad applicare gli strumenti lean più adatti a migliorare le performance e ad aumentare il valore mediante una riprogettazione dei costi, della qualità e del servizio percepito dal cliente.

Martedì vedremo come applicare tutto questo ai processi non produttivi, non mancate!

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