martedì 4 marzo 2014

Riconoscere un buon ascoltatore



Il lavoro di un professionista della Qualità si basa tantissimo sull’efficacia della sua comunicazione. Una delle cose che dovrà imparare, dunque, sarà come distinguere un buon ascoltatore da un cattivo ascoltatore per poter adattare il suo stile comunicativo alla persona che si troverà davanti.
Il buon ascoltatore:

  • ascolta in maniera attiva
  • se è il caso, prende appunti su ciò che gli si sta dicendo
  • guarda negli occhi l’interlocutore
  • mantiene la sua attenzione su chi gli sta parlando
  • se non capisce qualcosa, fa domande
  • ripete con parole sue i punti che non è sicuro di aver compreso bene
  • comunica a chi gli sta parlando con messaggi non verbali come , ad esempio, un cenno del capo per mostrare assenso o un’alzata di sopracciglia per mostrare sorpresa
  • si segna le domande da fare e le propone al momento opportuno
  • è in grado di fare una distinzione tra i punti principali del discorso e i dettagli di supporto alla discussione

Il cattivo ascoltatore:

  • ascolta in maniera passiva senza mostrare interesse per ciò che gli si sta dicendo
  • non prende appunti
  • non guarda negli occhi chi gli sta parlando
  • si distrae facilmente mentre gli si parla
  • non prova a verificare di aver capito ciò che gli è stato detto
  • evita accuratamente di dare feedback non verbali al suo interlocutore
  • non è in grado di seguire il filo del discorso e dà ai dettagli la stessa importanza che dà ai punti principali della discussione

In base alla vostra esperienza, potete aggiungere altri dettagli a questo elenco? 


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