martedì 20 aprile 2010

Riflessioni sull'organigramma

Benché l'organigramma sia uno strumento molto utile per la rappresentazione grafica della struttura organizzativa di un'organizzazione, esso presenta alcuni limiti:

1) la staticità: la struttura organizzativa di molte aziende (soprattutto quelle che operano in settori di mercato molto turbolenti) può essere caratterizzata da elevata flessibilità e quindi subire continue modifiche allo scopo di rispondere ai cambiamenti del mercato. L'organigramma non è che una "fotografia" dell'azienda in un determinato momento della sua vita, destinata spesso a mutare in tempi molto brevi

2) la mancanza di informazioni sui compiti di ciascun organo: l'organigramma offre una rappresentazione imperfetta delle relazioni che effettivamente esistono nell'organizzazione. Spesso i rapporti informali di forza e autorità sono molto diversi da quelli che risultano dal documento

3) la capacità informativa limitata: la terminologia adottata per l'individuazione degli organi aziendali varia molto da azienda ad azienda per cui raramente ad uno stesso termine viene attribuito lo stesso significato o, viceversa, stessi compiti e responsabilità vengono attribuiti ad organi o funzioni con lo stesso nome

Il grado di formalizzazione della struttura organizzativa aziendale dipende dall'insieme di regole e di procedure scritte che guidano l'operato dei soggetti in essa inseriti.
Esso varia in funzione della possibilità di applicare modelli standard già noti o di conoscere anticipatamente il modo migliore di comportarsi per il raggiungimento di determinati obiettivi, mentre aumenta con l'aumentare delle dimensioni aziendali e della sensibilità del management nei confronti della necessità di fare chiarezza nei rapporti tra le varie posizioni e negli ambiti di cpompetenza di ciascuno.

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